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Foggia, a Medicina Margaglione eletto nuovo direttore

 
Anna Langone

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Anna Langone

università di foggia

Guiderà il dipartimento «clinico-sperimentale» dell’Ateneo

Venerdì 17 Luglio 2020, 09:03

Foggia - Un po' emozionato, ma pronto a dirigere il dipartimento di Medicina clinica e sperimentale: così il prof. Maurizio Margaglione, da ieri pomeriggio nuovo direttore del dipartimento cui fa capo la maggior parte dei corsi di laurea di area medica. Margaglione, 57 anni, nato a Napoli da genitori lucani, è stato eletto a grande maggioranza, se ha senso questa espressione, ma sarà l'Ufficio elettorale di UniFg a diffondere il risultato delle urne, perchè l'armonia nell'ambiente di lavoro e il rispetto dei ruoli prevalgono su tutto per il neo-direttore. "Come primo obiettivo - conferma il docente di Genetica medica - vorrei raggiungere quella compattezza che è essenziale per la crescita del dipartimento. E' importante superare le tensioni interne con il contributo di tutti".

Il Covid è la preoccupazione che non scompare, anche e soprattutto per chi, come il prof. Margaglione, ha nella ricerca un punto di riferimento della sua carriera universitaria fatta di insegnamento a Medicina e chirurgia, Odontoiatria, Professioni sanitarie, Scienze e tecnologie biomolecolari, dopo l'esperienza di dirigente medico all'azienda ospedaliero-universitaria di Foggia e quella di aiuto ospedaliero a Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo. "Abbiamo la responsabilità degli studenti - afferma il professore - veniamo da settimane di lezioni, esami, anche lauree a distanza. Non è il modo ideale di frequentare l'Università, ma è un'alternativa che consente di salvaguardare la salute e di continuare ad erogare la didattica. Dalla pandemia stiamo uscendo, ma non avverrà in poco tempo, sappiamo però come affrontarla se dovesse ripresentarsi".
La ricerca è la chiave di volta per risolvere anche un'emergenza sanitaria come quella che ci ha colpito e secondo il neo-direttore Margaglione, al dipartimento di Medicina clinica e sperimentale "L'attenzione ai settori clinici di base è molto alta", anche se, nel momento attuale "E' importante aiutare la ricerca con l'organizzazione, con la sintesi di linee di ricerca differenti per conseguire migliori risultati".

Di sicuro, finchè il Covid-19 rimarrà all'orizzonte, sarà più complicato fare ogni cosa, anche intervenire sul piano strutturale nelle sedi più precarie dei corsi di laurea di area medica. Situazioni note e già seguite dal rettore Pierpaolo Limone, evidenzia Margaglione, rispetto alle quali sono in piedi varie ipotesi "Penso soprattutto a Odontoiatria ed a Scienze delle attività motorie - puntualizza il direttore neo-eletto - oltre ad avere problemi alle strutture necessitano di aule, con spazi maggiori rispetto al passato, visto che bisognerà garantire il distanziamento a studenti e docenti. Ci stiamo lavorando, come detto, ma occorrono risorse di cui l'Ateneo non dispone a sufficienza".

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