In Puglia e Basilicata
Il fatto
30 Marzo 2020
Redazione online
FOGGIA - Una squadra dei vigili del fuoco di Foggia sarebbe stata aggredita da un gruppo di migranti durante le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato nella notte tra sabato e domenica all’interno del ghetto di Borgo Mezzanone, l'insediamento abusivo sorto a pochi chilometri da Foggia: lo segnala in una lettera Leonardo Iaccarino, dirigente del sindacato autonomo Confsal, nonché presidente del Consiglio comunale del capoluogo dauno.
Secondo Iaccarino, «mentre si apprestava a scendere dai mezzi per dare inizio alle fasi di spegnimento, la squadra veniva aggredita verbalmente a distanza ravvicinata» anche con spintoni da «un centinaio di immigrati che, venendo meno al rispetto delle distanze di sicurezza anti coronavirus, hanno messo a rischio lo stato di salute dei Vigili del Fuoco e dei loro famigliari».
Secondo la segnalazione, i migranti avrebbero sottratto ai vigili «varie attrezzature in dotazione come i nasetti per erogare l’acqua, impossessandosene e lasciando i vigili del fuoco del tutto inermi».
Iaccarino evidenzia inoltre che nel ghetto è presente materiale pericoloso come bombole di gas. Il sindacalista denuncia poi che solo in un secondo momento, con l’arrivo delle forze di polizia, i vigili del fuoco sono riusciti a recuperare l’attrezzatura.
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