FOGGIA - Possono bastare dieci anni di precariato e forse più per entrare finalmente in servizio? No, nella sanità pugliese non possono bastare e anzi si corre il rischio di essere anche tagliati fuori da quel posto occupato per anni, ora che si aprono finalmente le porte dell’assunzione a tempo indeterminato passando però attraverso la selezione di un concorso. Selezione che gli infermieri precari della Sanitaservice foggiana - quelli che un anno fa furono assunti a tempo determinato con bando di avviso pubblico dopo l’abiura (da parte dell’Asl) delle cooperative - vorrebbero ora non fare.
«Venga riconosciuto per loro un canale preferenziale», la richiesta di cui si è fatto portavoce il consigliere regionale Giannicola De Leonardis con un pubblico appello al presidente della Regione, Michele Emiliano. Ma la corsia può essere riconosciuta? E quali sarebbero i criteri di scelta? Gli stessi infermieri ne indicano uno: «Nell’avviso pubblico bandito dall’Asl attraverso il quale fummo assunti a tempo indeterminato per un anno - si legge in una nota che i lavoratori hanno inviato a Emiliano - l’esperienza maturata, anche se con forme flessibili di contratto e con l’impiego dell’agenzia interinale, è stata riconosciuta con ampio punteggio in quanto considerata preziosa dalla stessa Asl. Siamo stanchi di essere considerati eterni precari - esortano - è il momento che ci venga ricompensata la nostra dedizione al lavoro e la nostra determinazione a portare avanti, pur se con l’incertezza del domani, un servizio così essenziale e complesso come il sistema per l’emergenza e urgenza».
Gli infermieri fanno parte ormai stabilmente del sistema di soccorso sulle ambulanze del 118, di esperienza in tutti questi anni effettivamente ne hanno accumulata parecchia e sotto varie forme di inquadramento. Durante il loro percorso hanno dovuto anche aprire la partita Iva pur di lavorare, le cooperative attraverso le quali la Sanitaservice ingaggiava tutto il personale infermieristico dell’emergenza-urgenza dopo il 2017 sono finite nell’occhio del ciclone anche se non tutte. In provincia di Foggia venti postazioni su 45 sono ancora gestite dalle cooperative, gli infermieri che lavorano ancora in questo regime (più precari degli altri) hanno protestato tempo fa perchè loro neanche potranno partecipare al concorso, in quanto la legge Madia sulla riorganizzazione della Pubblica amministrazione non considera le società in house come Sanitaservice alla stregua di un ente pubblico.
«La Regione trovi una soluzione per una stabilizzazione in breve tempo», la sollecitazione degli infermieri sotto contratto dell’Asl in vista del «concorsone» di fine anno per 1132 posti in Puglia, il vistoso ricambio generazionale del personale infermieristico che sia mai stato varato nella sanità pugliese, in Capitanata sono previsti 241 nuovi incarichi a tempo indeterminato. Posti che saranno così distribuiti: 91 infermieri all’Asl (45 da concorso, gli altri 46 derivanti da mobilità regionale ed extraregionale); 150 destinati all’Azienda ospedaliera (76 da concorso, il resto riservato alla mobilità).