Sabato 06 Settembre 2025 | 14:43

Amore o manipolazione? La vera differenza sta tutta nelle azioni

 
Emanuela Megli

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Emanuela Megli

Cuore

Aurora, 15 anni, di Bologna, è l’ultima ragazza che purtroppo ha perso la vita durante una lite con il suo fidanzato e che prima di morire aveva chiesto a ChatGPTcosa dovesse fare con lui e se fosse in una relazione tossica

Mercoledì 02 Luglio 2025, 13:59

Aurora, 15 anni, di Bologna, è l’ultima ragazza che purtroppo ha perso la vita durante una lite con il suo fidanzato e che prima di morire aveva chiesto a ChatGPTcosa dovesse fare con lui e se fosse in una relazione tossica.

Come riconoscere l’amore vero? La differenza fondamentale tra la dichiarazione di amore e l’amore, sono le azioni concrete e le scelte quotidiane che dimostrano il vero amore. Mentre le parole possono esprimere sentimenti e intenzioni, ma non diventare realtà. Le dichiarazioni possono essere verbali e immediate, ma possono anche essere vuote se non seguite da azioni concrete. Le azioni, invece, richiedono impegno e dedizione nel tempo, dimostrando la sincerità e la profondità dei sentimenti. Le azioni mostrano la vera natura dei sentimenti e delle intenzioni, possono rafforzare la fiducia e la connessione tra le persone, possono anche aiutare a superare le difficoltà e a costruire una relazione solida.

È necessario tradurre le parole in azioni concrete per dimostrare il vero amore e costruire relazioni significative. In un mondo dove le relazioni sono sempre più complesse e multiformi, è fondamentale saper distinguere tra due concetti che possono sembrare simili, ma che in realtà sono profondamente diversi: la manipolazione e l’amore. Mentre l’amore è un sentimento genuino e positivo che può portare a relazioni sane e significative, la manipolazione è una tattica, spesso inconsapevole, utilizzata per controllare e influenzare gli altri a proprio vantaggio.

La manipolazione è una forma di influenza psicologica che può essere utilizzata per ottenere ciò che si vuole da qualcuno, spesso senza che quest’ultimo se ne renda conto. Ed è anche il corpo che parla, se lo ascoltiamo, racconta di sensazioni strane, di mal di pancia frequenti, di battiti cardiaci accelerati, di sudori, di paure, di ansie, di sensi di colpa e di vergogna.

Manca la leggerezza, il divertimento, manca la fiducia, la serenità il senso di protezione vero, dato della libertà di esprimersi e realizzarsi, la gioia di condividere i successi e di potersi aprire narrando i propri fallimenti, senza doversi difendere o nascondere. A volte è quella voce sottile, quell’intuito, che suggerisce che qualcosa non va, che facciamo fatica ad ascoltare, forse perché siamo abituati al poco amore e preferiamo pensare che siamo noi il problema, come ci viene continuamente ripetuto.

Se siamo sinceri e umili, mettersi in discussione è più facile, così come è più facile restare invece che andare via. Ma la voce interiore ritorna e l’intuizione e il sesto senso possono aprire un varco nell’abitudine a subire quella sensazione di sentirsi sbagliati. Sta a noi decidere di ascoltarla e scegliere, prenderci uno spazio e un tempo di riflessione. Per amore verso noi stessi e il desiderio di volerci bene e stare bene. E magari, parlandone un po’ con qualcuno che può aiutarci a discernere, possiamo trovare il coraggio e la forza di spezzare quella routine malsana, che ci incatena e ritrovare noi stessi.

L’amore è reciprocità, è alleanza e lealtà, è stare bene, è stimarsi, sostenersi, valorizzarsi, rispettarsi nella libertà e nella diversità, di vedute, di gusti, di tempi, di modi, di scelte.

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