Sabato 06 Settembre 2025 | 02:36

Nel nome di San Nicola un G7 bis in Puglia con Vladimir Putin

 
Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

Reporter:

Rosario A. Polizzi e Camilla Sodano

G7, il programma del primo giorno: Zelensky e Biden firmeranno accordo su sicurezza Usa-Ucraina

È il momento delle decisioni che ricorderemo come risoluzioni storiche, destinate a influenzare un vasto orizzonte geopolitico

Sabato 05 Aprile 2025, 14:00

È il momento delle decisioni che ricorderemo come risoluzioni storiche, destinate a influenzare un vasto orizzonte geopolitico. Il mondo si muove a una velocità ultrarapida. Donald Trump vuole rappresentare un’era politica caratterizzata dal nazionalismo economico, mentre Elon Musk incarna un’accelerazione inarrestabile verso il futuro, guidata dalla tecnologia e da una visione di un mondo interconnesso. In questo contesto, l’Europa deve rispondere con consapevolezza alla necessità di innovazione e autonomia. Ma non bastano le parole. È il caso di dire: fatti, non parole. Servono azioni concrete, investimenti e una mentalità pronta a correre, senza timori del futuro. La risposta a tutto questo, e molto altro ancora, guardando anche a Oriente, potrebbe essere auspicabile un G7 straordinario in Puglia: un’occasione di dialogo nel cuore del Mediterraneo, dove ancora si avvertono gli esiti positivi di eventi passati. L’eventuale coincidenza con la visita del presidente russo Vladimir Putin a San Nicola aprirebbe un ulteriore spazio di confronto: potrebbe essere il momento giusto per tentare un dialogo diplomatico. La Puglia, crocevia di culture e simbolo di dialogo, si propone come scenario per un nuovo mondo di pace. Forte della sua storia millenaria di incontri tra popoli, rappresenta un ponte naturale tra Oriente e Occidente.

La Basilica di San Nicola, storico connettivo universale, continua a parlare il linguaggio che lega il mondo cristiano cattolico a quello ortodosso. La visita di Putin, tradizionalmente legato al culto di San Nicola, potrebbe dunque offrire un’occasione per rilanciare il dialogo tra Russia e Occidente, in un contesto non solo politico, ma anche culturale e spirituale. Le grandi sfide - dalla guerra in Ucraina alle crisi energetiche, dal cambiamento climatico alle migrazioni - richiedono risposte tempestive e coordinate. Un incontro in Puglia permetterebbe di spostare il focus sul Mediterraneo, regione di per se strategica e al centro di dinamiche complesse, dalle rotte migratorie alle tensioni in Medio Oriente.

La presenza di Putin, seppur in un contesto non ufficiale, potrebbe aprire spiragli per un nuovo approccio diplomatico. Una riflessione condivisa nel cuore del Mediterraneo potrebbe essere un primo passo per trovare una linea operativa comune su questioni policentriche. L’Italia, con la sua posizione geopolitica e la sua tradizione diplomatica, potrebbe assumere il ruolo di facilitatore nel dialogo internazionale, utilizzando il G7 non solo come piattaforma di confronto tra le potenze occidentali, ma anche come strumento per riaprire canali più vasti con attori oggi isolati. Un G7 straordinario in Puglia, con la partecipazione indiretta di Putin sarebbe un tentativo di affrontare le questioni globali con una prospettiva più ampia, guardando oltre le divisioni attuali. In un’epoca segnata da conflitti e incertezze, la storia insegna che il dialogo resta l’unica via per la pace. Un G7 straordinario in Puglia potrebbe sembrare un’utopia, ma la vera utopia è pensare che le sfide globali possano essere risolte senza confronto e diplomazia. Un’occasione per ripensare il futuro, partendo da un luogo che, da sempre, è simbolo di connessione tra popoli. Sta ai leader mondiali decidere se cogliere questa opportunità o lasciarla svanire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)