Buongiorno ancora! Che belli i ricordi, specialmente quando sono belli. È un po’ come le donne belle, specialmente quando sono belle donne. Le donne vanno amate, basse, alte, grosse, magre, tutte, anche senza botulino!
Una volta avevo una fidanzata che era magrissima; la portai a casa di mia madre che mi disse: «Madonna Santa come è magra….perché non la fai mangiare?!»
Prontamente le risposi: «E da chi?». Lei, sentito il dialogo, mi lasciò.
Non ero molto pratico all’epoca.
Conobbi un’altra che abitava vicino casa mia, bellissima; aveva due gambe lunghe e due occhi uno più bello dell’altro! Ricordo che non avevo il coraggio di parlarle, fin quando un giorno la vidi arrivare e feci finta di allacciarmi una scarpa piegandomi e lei, guardandomi, mi disse: «Cretino, non vedi che hai i mocassini?»
La invitai, così, a ristorante che era all’aperto e dopo un po’ cominciò a piovere: lei si alzò e andò via. Io, invece, stetti due ore prima di finire il brodo.
Non la vidi più e però seppi che aveva cambiato casa ed era andata ad abitare lontanissimo rispetto a me, così lontano che addirittura il postino, la posta, gliela spediva.
Un giorno, però, inaspettatamente, mi telefonò e mi disse: «Vieni a casa mia? Tranquillo, non c’è nessuno!» Infatti, andai a casa sua e non c’era nessuno. Nemmeno lei! Lì decisi che non era quella la donna per me.
Non dovrei dire certe cose, perché io sono un barese e il barese è colui il quale non racconta mai le disavventure, ma, semmai, le avventure. La maggior parte delle volte, inventandole.
Alcuni si vantano di aver avuto tante donne. Invece, non sono stati capaci nemmeno di far avere loro dei ritardi.
A proposito di ritardi, un giorno conobbi un’altra donna che si chiamava Gina Knaus. Con lei avrei voluto avere un rapporto, ma arrivai in ritardo.
Molti per essere sicuri di essere amati, si sposano e ci credono.
Molti altri, ancora, non riescono nemmeno a sposarsi e allora si arrangiano da soli, imitando Gabriele D’Annunzio.
L’amore vero è un’altra cosa.
Giacomo Leopardi insegna.
Il poeta di Recanati era innamorato di Silvia. Tutti lo sanno. Però la gente ha pensato sempre che ci sia stato qualcosa di più; pochi sanno che ha avuto con Silvia solo rapporti epistolari.
Tanto che Silvia ad un certo punto si voleva sparare.
E fu lì che Giacomo scrisse per lei «A Silvia». A Silvia: ah Silvia…rimembri ancor quel tempo di tua vita mortal quando beltà splendea…?” E poi scrisse ancora: «Ti scrivo questa mia per dirti che sto per morire….salvo complicazioni. Sono sicuro che tu mi avrai sulla coscienza per tutte le cose che mi hai fatto, anzi che non mi hai fatto! Era mezzanotte, dov’eri? Guardai in cielo e dissi: Che fai tu luna in ciel? Dimmi che fai?»
A dire il vero, era l’una, ma poi arrivarono le due e Giacomo se ne andò al sonno fino alle tre di pomeriggio. Altri tempi, non è come oggi che c’è la poligamia.
Che cos’è la poligamia? E’ il contrario della monotonia.
Questa è filosofia. Bella scusa, si lo so. La filosofia è fatta dai filosofi. Chi è il filosofo?
Il filosofo è uno che pensa. E che pensa? Pensa le stesse cose che pensano gli altri. Ma poi si chiede: «Ma gli altri pensano le stesse cose che penso io. Non penso!!» E così pensa. E pensa, pensa, pensa.
Comunque, pensare è rischioso e a farlo, addirittura, si rischia di diventare o Presidente di Regione o Sindaco. Anche se certe volte basterebbe solo citare uno dei due per inchiodarli.
Tornando all’Amore, va detto che alcune volte, se l’amore viene meno, ci si può rifugiare nelle amicizie che alcuni scelgono per la loro bellezza o per la loro rispettabilità.
Per quanto mi riguarda, invece, mi piacerebbe scegliere le amicizie per la loro intelligenza, ma non sono riuscito ancora a scegliere.
Ecco, quello che dico si può paragonare a quanto si dice dopo aver visto un film porno: «…però non mi aspettavo che finisse così!»
Viva l’amore! In tutti i tempi e soprattutto al presente
Io l’amo, tu l’ami, egli l’ama, noi l’amiamo, voi l’amate, essi l’amano, ma soprattutto io l’amo e peschiamo.
Tutti possiamo amare. E allora tutti ammare!