Approda, con le sue opere, nella prestigiosa Galleria d'arte Plus Florence di via santa Caterina d'Alessandria, a Firenze, la mostra personale dal titolo “L'abbeccedario del mondo” di Mario Cretì, artista salentino di San Donato di Lecce, inserita nel progetto “Scenari” e curata dal famoso critico d'arte Carlo Franza. La nuova mostra di Mario Cretì, che viene inaugurata oggi, sabato 22 novembre e rimarrà aperta fino al 23 aprile 2026, rappresenta una tappa centrale nel percorso poetico del poliedrico artista salentino. Nel ciclo esposto a Firenze, l'artista salentino costruisce un vero e proprio alfabeto dell'esistenza, dove ogni opera diventa lettera di un linguaggio universale, in cui la pittura si fa scrittura sacra e la forma diventa suono e le sue opere, dense di luce e memoria, custodiscono un dialogo costante tra materia e anima, tra la forza primordiale della terra e la leggerezza di un sogno che interroga il cielo.
«La preziosa attività che da anni Mario Cretì va svolgendo con il suo percorso, e a quel punto sibillino e immaginifico che è il “Giardino d'arte”, la galleria d'arte cielo aperto nella sua residenza di Galugnano – scrive il professor Franza nella prefazione del catalogo della mostra -, lascia vedere con quanto fervore creativo si anima il suo vivere nel panorama d'arte in Salento. Nei quadri di Cretì convivono l'energia vegetale , la vitalità animale e la presenza umana – spiega il critico –, dove ogni tela è attraversata da un palpito cosmico, come una preghiera che unisce visibile e invisibile».
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Infatti, con le sue opere d'arte, Mario Cretì coglie i temi universali, la creazione, il tempo e l'esistenza, il presente e l'eternità, il materiale e lo spirituale, quanto basta per sottolinerare come l'artista salentino vive lo stato dell'arte e la maestria con cui lascia leggere il suo lavoro, fra attenzioni al mondo primitivo, i grandi maestri del passato, e il tracciato del simbolismo che ancora furoreggia nell'oggi, innestando speranza e fervore. In questa dimensione di ricerca, le sculture e le pitture dell'artista nascono da un dialogo costante tra materia e spirito. La forma si apre oltre la semplice rappresentazione e diventa esperienza viva, carica di risonanze che parlano a tutti. “L'abbecedario del Mondo”, dunque, invita a vivere la pittura come esperienza spirituale e sensoriale dove ogni quadro è finestra sull'anima del creato, dove la luce guarisce, la materia canta e il colore rivela. Mario Cretì ci consegna così un nuovo modo di abitare il visibile fatto di ascolto, silenzio e meraviglia, in cui il mondo intero diventa parola e ogni parola diventa preghiera.
















