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Covid 19 in Puglia, sono 61 i nuovi casi positivi e 3 morti. Focolaio a Taranto tra i detenuti del carcere ad alta sicurezza

 
Redazione online

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Coronavirus

I tre decessi sono avvenuti nella provincia di Barletta - Andria - Trani

Sabato 19 Giugno 2021, 14:24

16:02

Bari - Oggi sabato 19 giugno in Puglia, sono stati registrati 7142 test per l'infezione da Covid-19 e sono stati registrati 61 casi positivi. I tre decessi sono avvenuti nella provincia di Barletta - Andria - Trani.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2611108 test. Sono 237.305 sono i pazienti guariti mentre 8909 sono i casi attualmente positivi. Il tasso di positività crolla allo 0,85%.

FOCOLAIO IN CARCERE A TARANTO - Nel carcere di Taranto «è stato individuato un focolaio in cui sono coinvolti 34 detenuti pericolosi, ad alta sicurezza, che sono stati riscontrati positivi al Covid». Lo fa sapere in una nota il Il segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, Federico Pilagatti. "A seguito di ciò sono stati tamponati altri 200 detenuti - sottolinea - a cui seguirà la restante popolazione detenuta per un totale di circa 670 unità. Sembrerebbe che a tutt'oggi il personale di polizia penitenziaria che è stato a contatto con i detenuti in questione sarebbe risultato negativo al Covid, ma ciò non ci tranquillizza anche perché non si è provveduto a tamponare tutti i poliziotti in servizio».
Il Sappe, aggiunge, «è molto preoccupato» per la presenza nel carcere di «molti pericolosi detenuti appartenenti a clan contrapposti che, potrebbero sfruttare questa situazione emergenziale per destabilizzare ancora di più il penitenziario».
Pilagatti punta il dito sull'amministrazione penitenziaria, "a partire dal provveditore regionale e dai vertici del Dap": "Come è possibile - chiede - riempire come un uovo un carcere che non può ospitare più di 300 detenuti per portarlo a 670, facendo arrivare detenuti da ogni dove, nonostante l’emergenza Covid in atto?» E tutto questo con «poche unità di poliziotti che, non bastano nemmeno per gestire il carcere senza il superaffollamento, tanto è vero che sono stati richiamati in servizio anche quei poliziotti che avevano iniziato le ferie».

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