Sono regolari le tute anti-covid con doppia etichetta che la Regione ha distribuito in alcuni ospedali pugliesi e che i rappresentanti di un sindacato dei medici di Taranto aveva bollato come “contraffatte” durante una trasmissione di Rete4. Lo ha stabilito la Protezione civile, che mercoledì scorso - dopo il servizio trasmesso durante “Fuori dal Coro" - ne aveva disposto il ritiro a scopo cautelativo. La documentazione che il fornitore ha trasmesso alla Regione “conferma l’idoneità del dispositivo di protezione” sia “in termini di caratteristiche tecniche che documentali”: la tuta, prodotta inizialmente per il contenimento del rischio chimico, è stata poi dotata di cuciture rinforzate (le strisce blu) e dunque resa utilizzabile anche contro il rischio biologico, aggiornando le caratteristiche tecniche.
La Regione ha chiesto e esaminato la documentazione integrativa “inerente l’iter procedurale di marcatura del prodotto”: “In ordine all’etichettatura - è scritto nelle conclusioni del referto firmato da Danny Sivo della task force regionale e da Adolfo Rizzo del gruppo di lavoro validazione Dpi - si intende valida quella visibile”.
Venerdì 11 la Procura di Taranto aveva mandato a Bari la copia della denuncia depositata dai rappresentanti del sindacato Anaao-Assomed. La Protezione civile trasmetterà ora agli inquirenti la documentazione relativa alle tute e valuterà se presentare a sua volta una denuncia nei confronti dei rappresentanti sindacali.