TARANTO - Il commissario provinciale del Nursind (Sindacato delle professioni infermieristiche) di Taranto, Francesco Balducci, ha scritto al direttore generale dell’Asl Stefano Rossi, al Nucleo Ispettorato del Lavoro e ai carabinieri del Nas chiedendo di fare chiarezza sul caso delle presunte tute contraffatte che sarebbero state consegnate al personale sanitario. Episodio denunciato dal sindacato dei medici Anaao, poi sfociato in una denuncia alla magistratura. Il segretario aziendale dell’Anaao, Giancarlo Donnola, sostiene di aver ricevuto la segnalazione da parte di colleghi del 118 in merito alla distribuzione di «tute protettive per l’emergenza Covid contraffatte con un’etichetta che riporta il codice 3-B/4-B per protezione dal rischio biologico sovrapposta a quella originale con il codice 5-B/6-B, che garantiscono solo la protezione dalle polveri e sono tipicamente usate in agricoltura».
Il Nursind precisa che «gli infermieri di vari ospedali riferiscono che quelle tute sono tuttora in dotazione e vengono utilizzate per 'proteggersì dal virus nei reparti e nei servizi ad alto rischio contagio. Se quanto denunciato corrisponde al vero, ci si chiede se la protezione offerta dalle tute sia efficace o meno e, a questo punto, se i numerosi casi di contagio e purtroppo anche di morti, tra gli infermieri e gli altri operatori sanitari, non sia da imputare proprio alla inefficacia dei DPI in dotazione».
Il sindacato auspica che siano «immediatamente avviate le verifiche sulle caratteristiche di tutti i Dispositivi di protezione in dotazione ai reparti Covid e agli altri servizi ad alto rischio e che, di tali verifiche, vengano comunicati gli esiti».