Domenica 28 Settembre 2025 | 14:09

Lecce, con il Bologna serve un segnale, e Di Francesco lo sa: «Bisogna pedalare»

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Lecce, con il Bologna serve un segnale, e Di Francesco lo sa: «Bisogna pedalare»

Quanto allo schieramento di gioco, tutto lascia presagire che contro il Bologna ci sarà il ritorno al 4-3-3, dopo l’esperimento del 3-5-2 adottato contro il Milan

Domenica 28 Settembre 2025, 11:49

«Determinazione e cattiveria agonistica». È quello che chiede al suo Lecce il tecnico Eusebio Di Francesco, nella sfida di campionato contro il Bologna in programma questo pomeriggio alle 18. I salentini vanno alla ricerca della svolta dopo un inizio difficile di campionato, con un solo punto nelle prime quattro giornate. L’obiettivo è quello di cancellare la serie negativa di quattro sconfitte di fila, compreso il ko incassato in Coppa Italia contro il Milan.

«Sicuramente ci aspettavamo qualche risultato in più - appunta Di Francesco - ci sono state delle difficoltà. Se prendiamo singolarmente le partite siamo sempre riusciti a stare in gara, eccezion fatta per la partita di Coppa, nella quale siamo stati messi sotto con troppa facilità. Ma ci è mancata la continuità, questo è quello su cui bisogna lavorare. In questo momento chiedo di essere cauti nei giudizi, spesso alcuni calciatori vengono valutati e rivalutati nel tempo. Io sono pronto a scommettere nuovamente su qualcuno, i miglioramenti passano anche attraverso le delusioni. Certamente la squadra deve crescere e deve farlo quanto prima».

Il tecnico traccia la squadra per la continuità: «Ora bisogna pedalare, non fare chiacchiere. Contano atteggiamento e continuità. Serve il desiderio di portare a casa il risultato, con determinazione. Dobbiamo dimostrare alla nostra gente che ci siamo, abbiamo bisogno di essere criticati ma anche supportati nei momenti di difficoltà. Possiamo fare meglio, ne siamo consapevoli». Dall’altra parte del campo ci sarà un Bologna reduce dalle fatiche di Europa League, ma Di Francesco non si fida: «È una squadra pronta, che sta dando continuità alla mentalità impressa da mister Italiano, portano pressione a uomo sugli avversari e hanno grande verticalità. L’Europa può togliere qualcosa dal punto di vista della carica emotiva, ma loro hanno giocatori abituati a queste situazioni, capaci di trovare sempre nuovi stimoli. Hanno alternative importanti sulle fasce, dove possono contare su calciatori che indicono tantissimo. Orsolini è cresciuto molto, è un giocatore che sa fare il bello e il cattivo tempo. Noi dobbiamo essere molto attenti nel cercare di vincere i duelli individuali all’interno campo».

Il tecnico giallorosso si sofferma poi sui singoli, con particolare riguardo verso alcuni elementi apparsi maggiormente in difficoltà nelle ultime uscite, come Siebert e Gallo: «Gli errori fanno parte della crescita di ciascuno di noi e per arrivare alla salvezza abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Siebert non ha avuto un impatto facile, ma sono il primo a incoraggiarlo perché sono convinto che ci darà una grande mano. Gallo, invece, ha bisogno anche del supporto dei compagni che ha vicino sul campo, ovvero la mezzala e l’esterno. Lui ha sempre avuto un determinato rendimento e sono convinto che tornerà sui suoi standard. Spesso è uno dei calciatori a cui non viene perdonato nulla, a volte, però, al posto di una critica può essere più utile una pacca sulla spalla».

Di Francesco smentisce poi l’esistenza di un «caso»” Pierret, ancora fuori dall’elenco dei convocati: «Non è fuori dal progetto, ma non è ancora nelle condizioni giuste per giocare. È reduce da infortuni fastidiosi e fisicamente è indietro, sta aumentando i carichi di lavoro». Buone notizie, invece, arrivano sul fronte degli esterni, dove è stato recuperato Sottil dall’affaticamento muscolare accusato in settimana: «In quel ruolo ho tutti a disposizione. Metterò in campo chi mi darà maggiori garanzie, ma saranno tutti importanti, anche chi entrerà a partita in corso. Chi parte dalla panchina deve essere pronto per determinare».

Quanto, invece, allo schieramento di gioco, tutto lascia presagire che contro il Bologna ci sarà il ritorno al 4-3-3, dopo l’esperimento del 3-5-2 adottato contro il Milan. «Non è giudicabile quanto visto in coppa - dice Di Francesco - abbiamo giocato così solo per venti minuti. Cambiare sistema di gioco è qualcosa che non si può improvvisare, ci sono scalate e situazioni che vanno allenate per bene. Il Bologna, ad esempio, è una squadra più facile da affrontare con dei terzini di ruolo. Cercheremo di mettere il vestito giusto per ogni situazioni e di adottare le dovute contromisure contro qualunque avversario. Essere camaleontici non deve essere visto come un difetto, al contrario, può essere un pregio».

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