LECCE - A Napoli, il Lecce ha dato il segnale che tutti chiedevano dopo il terribile kappaò subito al “Via del Mare” con la Fiorentina. La squadra timorosa ed incapace di reagire asfaltata dalla “Viola” ha lasciato il posto ad una formazione solida ed attenta, che ha tenuto botta dinanzi alla capolista, dimostrando di avere trovato in se stessa la capacità di rialzare la testa. Non è bastato, però, per muovere la classifica, che resta deficitaria, con 5 lunghezze in cassaforte sulle 27 disponibili nelle nove giornate disputate. Con un cammino fatto di un successo, 2 pareggi e 6 sconfitte, delle quali le ultime 4 consecutive, con soli 3 gol realizzati e 18 subiti.
Insomma, l’obiettivo minimo di mostrare l’atteggiamento giusto al “Maradona” è stato raggiunto, ma la situazione era e resta delicata ed è necessario che il Lecce metta fieno in cascina, regalandosi la seconda vittoria stagionale. La serie A tornerà in campo con un turno infrasettimanale, il Lecce sarà impegnato domani (18.30), in casa, con il Verona, una delle compagini che, come quella salentina, deve sgomitare per salvarsi.
Baschirotto e compagni affronteranno l’incontro con gli scaligeri avendo l’imperativo di conquistare i tre punti perché solo così compirebbero un passo in avanti sensibile, recuperando terreno rispetto ai rivali di giornata e probabilmente anche nei confronti di altri schieramenti che hanno l’obiettivo-permanenza. Un pari avrebbe il sapore di un “brodino” che sarebbe meglio di niente ma che non muterebbe granché la situazione. Una sconfitta costituirebbe un macigno ulteriore in un avvio di campionato tutto in salita.
La gara col Verona, però, non sarà certo più semplice di quella col Napoli. Tutt’altro. Paradossalmente, a dispetto del fatto che la squadra partenopea abbia una caratura nettamente superiore a quella veneta, il confronto di domani sarà molto complicato. Per un motivo mentale ed uno tattico. Pur avendo sul groppone la batosta subita con la Fiorentina, i calciatori del Lecce hanno affrontato il Napoli con il solo obbligo di mostrare un volto migliore. Considerato il valore degli azzurri, infatti, nessuno avrebbe potuto considerare grave una eventuale sconfitta e così è stato. Con il Verona, invece, le cose cambieranno perché il team salentino è chiamato a battere un colpo intascando il bottino pieno, il che aumenterà le pressioni.
Sul piano tattico, si sapeva che a Napoli il Lecce avrebbe dovuto contenere gli attacchi dei rivali, per poi cercare di ripartire di rimessa. Toccava alla prima della classe “fare” il match. In quest’ottica era fatale che l’undici salentino fosse molto corto e compatto nella propria metà campo. I giallorossi hanno concesso qualche spazio solo dopo essere andati sotto. Difficilmente, però, il Verona si presenterà al “Via del Mare” con atteggiamento spavaldo. Ai gialloblù, che vantano 4 punti in più, tutto sommato potrebbe andare bene anche un pari. Quindi saranno Ramadani e soci a dovere sfondare e sarà fondamentale che lo facciano con equilibrio perché altrimenti saranno dolori.
Tenuto conto dell’importanza e della difficoltà della partita di domani, conterà molto anche l’atteggiamento del pubblico che farà sentire senza dubbio tutta la propria passione per spingere il Lecce. Qualora i giallorossi dovessero palesare dei problemi ed il gol non arrivasse, però, diventerebbe determinante la maturità dei tifosi. Se rumoreggiassero, fischiassero o si spazientissero, allora per i giocatori diverrebbe durissima. Ecco perché sino al triplice fischio dell’arbitro servirà assoluta compattezza. Un tutt’uno, in campo come sugli spalti. Dopo, nel malaugurato caso in cui le cose dovessero andare male, chi riterrà di farlo potrà esternare la propria delusione.
Di positivo, per il Lecce, c’è che il Verona è reduce dalla pesantissima lezione subita a Bergamo (1-6), con l’Atalanta ed avrà pochissimo tempo per metabolizzare la debacle e riordinare le idee. L’undici guidato da Zanetti, la cui panchina è a forte rischio, segna quanto una formazione da prima metà della graduatoria, ma ha subito più gol di tutti.
Per la sfida di domani, Gotti riavrà a disposizione il terzino mancino Gallo, il che gli permetterà di riportare Dorgu nel suo nuovo ruolo di esterno alto. Difficilmente recupererà il terzino destro Guilbert, che anche nell’allenamento di ieri ha lavorato in differenziato.
















