Sabato 06 Settembre 2025 | 22:50

Bari-Juve Stabia, il commento: «De Laurentiis assente, i tifosi no»

 
Antonello Raimondo

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Antonello Raimondo

Bari-Juve Stabia, il commento: «De Laurentiis assente, i tifosi no»

La motivazione, un concetto dal significato profondo. E dovrebbe unire tutte le componenti. Va diversamente, almeno per ora

Lunedì 19 Agosto 2024, 11:10

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BARI - Il Bari e Bari. C’è chi perde (squadra e società) e chi, invece, porta a casa l’ennesimo «trofeo» (la tifoseria). Quello della passione per la squadra del cuore. Da un lato la figuraccia contro la neopromossa Juve Stabia e dall’altro la risposta, fortissima, di una città che non ci sta a vivacchiare tra equivoci e mediocrità. Atteggiamenti diversi, anzi mondi diversi. La motivazione, un concetto significato profondo. E dovrebbe unire tutte le componenti. Va diversamente, almeno per ora. Ed è tristissimo.

Le presenze, già. Quelle che chiamano in causa i ventimila tifosi biancorossi accorsi allo stadio in un torrido sabato quasi ferragostano per gridare il proprio amore a una squadra che può e deve rappresentare l’orgoglio di una città intera. Erano stati ventitremila un anno fa, avversario una grande come il Palermo. E si era reduci da una stagione per tanti versi esaltante, al netto di un finale tragico (la finale persa contro il Cagliari in un «San Nicola» vestito a festa). I numeri di sabato, se vogliamo, hanno ancora più peso. Un urlo nel deserto. O forse un pugno sul tavolo. «Noi ci siamo e voi?», sembra voler dire la gente del Bari. «Noi cantiamo, viaggiamo, soffriamo, ci disperiamo, paghiamo i biglietti. E voi?». La domanda andrebbe girata al presidente Luigi De Laurentiis, la cui assenza in tribuna sabato sera al «San Nicola» non è passata inosservata. Un’assenza rumorosa, indubbiamente emblematica dei tempi che corrono. Non una bellissima cosa, non un segnale rassicurante. Non è la prima volta, anzi. Però stavolta il sapore sembra addirittura più amaro. C’è molto da farsi perdonare. E non solo un campionato imbarazzante per mediocrità e arroganza. Essere lì, al fianco della squadra nella notte dell’esordio, dovrebbe essere un dovere. Il perfetto esempio di forma che diventa sostanza.

Va bene, però. Basta con questi discorsi. Il calcio di un tempo non c’è più. E i baresi sono uomini (e donne) di mondo. Non badano più a certi dettagli. Però al sodo, sì. Che qualcuno si ricordi che c’è una squadra da rinforzare e una città da rispettare. A proposito, novità sui possibili acquirenti? Il Bari è in vendita? Ha un costo? Suvvia, forse è meglio pensare al Modena. Sperando che Longo si inventi qualcosa. In attesa di qualche regalino dal mercato. Sigh!

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