LECCE -«Perdere tre partite di seguito in serie A ci può stare. Noi dobbiamo restare sereni e proseguire il nostro percorso in questo campionato». Non fa drammi il capitano giallorosso Morten Hjulmand, dopo le sconfitte contro il Sassuolo al Via del Mare, con l’Inter a San Siro e contro il Torino, domenica scorsa, ancora nel Salento.
«Secondo me, durante una stagione in Serie A ci sono periodi difficili, non sono preoccupato - dice Hjulmand - Abbiamo perso tre partite, non giocando male, la prestazione c'è comunque stata. Per me, è normale. Dopo un periodo così, dobbiamo stare sereni. Noi conosciamo la nostra strada ed è quella giusta da seguire. Abbiamo fatto la riunione col mister, abbiamo visto i video della partita e ne abbiamo parlato. Ma quello che ci siamo detti resta tra noi. Dobbiamo continuare a lavorare. Sicuramente - ammette, come aveva fatto pure Baroni - non possiamo prendere gol così».
Nel frattempo, a proposito di pausa per le gare delle Nazionali, per lui è arrivata la convocazione della Danimarca per le qualificazioni agli Europei in Germania. «Come l’ho saputo? Ieri (martedì scorso, ndr) l'allenatore mi ha chiamato, dicendomi che sono convocato. Sono molto contento, ho fatto tanti sacrifici da quando sono qui e raggiungere la Nazionale è un grande obiettivo».
Nel centrocampo del Lecce c’è una grande intesa tra il capitano e il francese Alexis Blin: «Mi dà una grossa mano - ammette Hjulmand - è eccezionale sia dal punto di vista umano che come giocatore, È bravissimo e sempre pronto a darci una mano, sia offensivamente sia difensivamente. Un giocatore molto importante per noi, ma anche per me».
Domenica scorsa, nel corso del secondo tempo della partita col Torino, il centrocampista danese ha chiesto lui stesso di essere sostituito, perché dopo una botta presa sul viso, aveva difficoltà alla vista. «Ora mi sento un po' meglio - rincuora tutti - Sono andato da un oculista: c'era un trauma. Negli ultimi 3 giorni mi sono riposato e ora mi sento meglio».
Per lui, nel Salento dal gennaio 2021, c’è un ruolo da capitano, che è arrivato in questa stagione e che comporta grandi responsabilità. Come nel parapiglia di domenica scorsa al Via del Mare. «Non è facile essere capitano - ammette Hjulmand - ma è un grande onore. Lecce è ormai casa mia, essere capitano qui è motivo di orgoglio. In campo provo sempre a stare tranquillo, sono capitano quindi devo parlare con l'arbitro, anche se sono incazzato, non posso perdere la testa. I nostri tifosi ci danno sempre una mano, per fare la nostra prestazione sono molto importanti. Lo stadio è sempre pieno, ci sostengono sia in casa sia fuori. Vogliamo fare bene anche e soprattutto per loro».
Il rendimento del Lecce, in questa stagione, è stato migliore in trasferta rispetto alle gare in casa: 15 punti fuori a fronte dei 12 conquistati al Via del Mare. E ora si prospetta una doppia sfida lontano dal Salento: domenica prossima a Firenze e poi il 3 aprile ad Empoli. «Ora pensiamo solo alla Fiorentina - spiega il capitano - non ancora all’Empoli. I Viola giocano bene, ma noi ci stiamo preparando al meglio per andare forti».
L’obiettivo finale della salvezza del Lecce è troppo importante per farsi distrarre dalle voci di mercato, voci confermate dal responsabile dell’Area tecnica Pantaleo Corvino, secondo il quale per Hjulmand da un club del campionato inglese sono stati già offerti più di 10 milioni di euro. Ma il capitano ha tagliato corto su quelle voci: «Qui ho un contratto e mi sento bene. Non vi offendete - conclude, rivolto ai giornalisti - ma non leggo i giornali».
Notiziario La squadra giallorossa si è allenata ieri mattino ad Acaya proseguendo la preparazione in vista della gara di domenica, alle 15, in casa della Fiorentina. Umtiti e Hjulmand si sono allenati regolarmente col gruppo. Assente Pongracic, mentre Dermaku ha proseguito nel lavoro personalizzato di ricondizionamento. Stamattina altra seduta sul campo di Acaya.