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Bari, un mese per la svolta: ora il calendario ricomincia a sorridere

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari Ternana

Finora i biancorossi hanno già affrontato cinque «big». contro Genoa e Reggina se ne parlerà alla fine dell’andata

Lunedì 31 Ottobre 2022, 15:17

BARI - Un mese per voltare pagina. Forse, anche per capire a quale «campionato» apparterrà il Bari. Appena tre impegni attendono i biancorossi a novembre, nel periodo in cui gli occhi del mondo saranno puntati sul Qatar, tra mille rimpianti per l’assenza della nazionale italiana. La serie B si fermerà soltanto nella prima settimana della rassegna iridata: poi, tirerà dritto fino al 26 dicembre, quando si chiuderà il girone d’andata. Pur nell’amarezza di aver raccolto appena un punto negli ultimi tre turni, i Galletti possono consolarsi con l’aver pressochè completato il tour delle big. Delle prime otto formazioni in classifica, il gruppo di Michele Mignani ne ha affrontato ben cinque, battendo soltanto il Brescia, pareggiando con Ternana e Parma e perdendo con Frosinone e Ascoli, raccogliendo cinque punti in altrettanti incontri. All’appello delle big mancano soltanto Reggina e Genoa che arriveranno sul cammino dei pugliesi alla penultima e ultima di andata. Fino ad allora, bisognerà provare a pigiare sull’acceleratore, approfittando delle difficoltà incontrate dai prossimi avversari.

STREGHE IMPAURITE Il Benevento sarà il primo ostacolo proposto dal calendario: malgrado sulla carta i campani siano una compagine attrezzata, i numeri della crisi sono eloquenti. Quart’ultimo posto con appena dieci punti, appena due successi, quattro pareggi e cinque sconfitte. Con nove reti segnate, l’attacco sannita è il penultimo della cadetteria (soltanto Cittadella e Perugia hanno fatto peggio con otto) ed il frangente drammatico è confermato dall’astinenza di vittorie che mancano addirittura dallo scorso tre settembre. Nelle ultime sette giornate, sono arrivati soltanto tre pareggi, mentre quattro sono stati i ko. Fin qui, non ha prodotto benefici nemmeno il cambio in panchina da Fabio Caserta a Fabio Cannavaro: il campione del mondo 2006 ha raccolto appena tre punti in cinque turni (tre pari e due rovesci). Al «Vigorito», inoltre, il rendimento è pessimo: una vittoria, due pari, già tra sconfitte con soli cinque punti racimolati: peggio tra le mura amiche hanno fatto soltanto Perugia con quattro e Venezia con uno.

EX AL VELENO Tutt’altro momento vive il Sudtirol. La formazione di Bolzano è l’esempio, invece, di come sia stata indovinata la sostituzione dell’allenatore. Leandro Greco ha sito tre sconfitte nei primi tre turni, Pierpaolo Bisoli ha garantito una svolta poderosa. Mai sconfitto nei successivi otto turni, ha appena agganciato la migliore serie utile della B, replicando quanto proprio il Bari aveva realizzato nelle prime otto giornate, ovvero 18 punti per cinque affermazioni e tre pareggi. Ugualmente determinante si è rivelato l’innesto di un nome tabù alle latitudini biancorosse: Andrea Masiello. Il difensore viareggino è stato un pilastro della risalita, avendo disputato da titolare le ultime sette gare. Qualcuno si chiede se uno dei personaggi chiave dello scandalo calcioscommesse avrà davvero il coraggio di presentarsi da avversario nella città che ha tradito. La tifoseria, però, terrà a quella sfida in maniera particolare: non vincere un match che inevitabilmente riporterà alla mente un turbinio di umilianti esperienze sarebbe un’onta davvero mal tollerata. In trasferta, gli altoatesini hanno uno score di tutto rispetto: dopo i primi due stop, sono arrivati ben 10 punti per tre blitz ed un pareggio.

TANTI NOMI, POCHI PUNTI Il trittico novembrino si chiuderà con il viaggio a Como, il club che vanta la proprietà più ricca del calcio italiano. I fratelli indonesiani Robert e Micheal Hortono sono rispettivamente 86esimo e 89esimo nella graduatoria stilata da Forbes sui più ricchi industriali del pianeta. E pensare che nel 2018 inviarono la manifestazione di interesse per rilevare il Bari dal fallimento… Finora avevano gestito i lariani con il basso profilo ed investimenti misurati, conquistando in due anni il doppio salto dalla D alla B ed una salvezza senza patemi in cadetteria. Ma proprio nel campionato in corso, hanno ampliato gli investimenti. E allora, ecco lo spagnolo campione del mondo e d’Europa Cesc Fabregas, ma anche i vari Mancuso, Cerri, Parigini e soprattutto Patrick Cutrone che, dopo i trascorsi con Milan, Fiorentina, Wolverhampton, Valencia ed Empoli (nonché con tutte le nazionali giovanili fino alla selezione maggiore con cui vanta una presenza), è approdato nella sua città natale per portarla in alto. Eppure, malgrado due ribaltoni in panchina (da Giacomo Gattuso a Guidetti, fino a Moreno Longo che, peraltro, ha origini baresi da parte di madre). Eppure, i punti sono appena nove (due vittorie, tre pareggi, sei sconfitte: solo il Perugia ha perso di più con sette ko) e i gol subiti già 21 che condannano la retroguardia lombarda come la peggiore del campionato. Eppure, in casa il Como ha reso meglio del Bari: sei punti contro cinque dei Galletti) per due vittorie, due pari, due sconfitte. Se Cheddira sarà convocato per il mondiale, questa sfida sarà l’unica che segnerà la sua assenza sicura. Il resto dipenderà dal cammino del Marocco.

DUBBIO ANTENUCCI Dopo due giorni di riposo, intanto, oggi il gruppo di Michele Mignani tornerà ad allenarsi. Il tecnico genovese recupererà Nicola Bellomo, al rientro dalla squalifica. Scontata, invece, l’assenza di Ceter, ancora alle prese con noie muscolari. Da sciogliere il nodo su Mirco Antenucci: il bomber molisano ha saltato l’impegno con la Ternana per un affaticamento muscolare. Bisognerà capire se il problema è già stato superato oppure richiederà ulteriori accertamenti. Recuperarlo sarebbe fondamentale, ma la prudenza è d’obbligo: il Bari non può rischiare di perderlo per un periodo più lungo.

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