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Bari, c’è Dorval in corsia di sorpasso «Pensavo di non essere all’altezza...»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari, entra nel vivo il mercato per la serie B: fari sui giovani Atalanta

«Non è stato facile, la D è un altro mondo. Tutto merito del tecnico e dei compagni di squadra»

Mercoledì 05 Ottobre 2022, 13:49

BARI - Era stato il primo acquisto della sessione estiva. Eppure, Mehdi Dorval ha dovuto attendere ben sette giornate per esordire da titolare nel Bari. Prima dell’ampio successo sul Brescia, il 21enne terzino prelevato dall’Audace Cerignola aveva giocato in campionato soltanto i 16’ finali a Perugia. Non era semplice rompere il ghiaccio proprio nella sfida alla prima in classifica, davanti al grande pubblico del «San Nicola».

Eppure, il ragazzo franco-algerino se l’è cavata egregiamente, sfoderando una prestazione intelligente ed impreziosita da un assist. E calamitando subito le simpatie dei tifosi, per quel look che un po’ lo avvicina a top players nel suo ruolo, come lo juventino Juan Cuadrado o il brasiliano Marcelo, leggendario campione del Real Madrid, ora passato all’Olympiakos. «Ero molto emozionato», confessa Dorval. «Non mi aspettavo di giocare. Scendere in campo davanti a così tanta gente non è facile: ho seguito i consigli del tecnico, cercando soluzioni semplici. Gli assist? Bisogna essere onesti: ne ho realizzato soltanto uno, quello per il gol di testa di Cheddira. Sulla seconda rete, invece, è stata determinante la deviazione di testa di Walid sul mio cross: in quel modo ha liberato al tiro Bellomo. Sono felice della prestazione, ma ancor più di una così convincente vittoria. Non penso di aver già impresso una svolta alla mia stagione: spero che il mister sia stato soddisfatto e sappia che può contare su di me, ma la strada da compiere è lunga e ho molto da imparare».

Il suo ambientamento, infatti, non è stato così immediato. «C’è stato un momento, la scorsa estate, in cui mi sono sentito preoccupato», svela Dorval. «La differenza tra la serie D e la B è enorme: l’intensità del lavoro quotidiano cambia radicalmente e ho temuto di non essere all’altezza di questo torneo. Così come è nettamente diverso il calcio francese da quello italiano: in Francia forse c’è maggiore tecnica, ma qui la fisicità e la tattica sono nettamente superiori. Ma qui ho trovato un gruppo straordinario che mi ha sempre sostenuto e conferito grande fiducia. Ho legato facilmente con Gigliotti e Schiedler che sono francesi: abbiamo scoperto di avere diversi amici in comune. Tuttavia, ho trovato un supporto davvero speciale in Pucino: Raffaele gioca nel mio ruolo, in teoria saremmo concorrenti, ma proprio lui mi ha dispensato mille consigli: avere un compagno così è una grande fortuna. E poi Mignani stesso si è dedicato a me per curare la fase difensiva, ovvero il fondamentale che dovevo migliorare velocemente. E ora devo dire che, pur mantenendo una propensione alla spinta, difendere mi sta piacendo molto».

Da vero calciatore moderno, riesce a giocare su entrambe le corsie, quasi indifferentemente. Non a caso, pur essendo un destro naturale, in carriera è stato utilizzato prevalentemente a sinistra. «La corsia su cui vengo impiegato è indifferente», spiega Dorval. «Ho cominciato come esterno alto a sinistra, seguendo l’attuale tendenza per cui l’ala gioca a piede invertito: mi è rimasta, perciò, l’attitudine ad accentrarmi per cercare il tiro in porta. E in effetti, in fase di propulsione preferisco ancora adesso giocare sulla fascia mancina. Invece, per difendere mi sento più a mio agio a destra. A me piacerebbe arrivare in Serie A, ma per farlo bisogna lavorare sempre, giorno dopo giorno. Il calcio italiano è molto diverso da quello francese, qui c’è più fisica e tattica. Ho un modello per “fascia”: sulla sinistra mi piace moltissimo Cancelo del Manchester City, mentre a destra ammiro Cuadrado».

Paralleli impegnativi, ma Mehdi vuole sognare in grande. Sono in Italia perchè voglio giocare in serie A. Per riuscirci dovrò lavorare sodo ogni giorno, migliorare tutti i particolari, non perdere l’umiltà di imparare. Conquistare la promozione con il Bari sarebbe meraviglioso, ma siamo soltanto all’inizio del torneo. Il mister ci ripete sempre che non possiamo mai sbagliare l’approccio alle gare e ha ragione perché è un campionato equilibrato e complesso. Ma noi daremo battaglia a tutti».

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