Parità (1-1) tra Pescara e Lecce nella 25esima giornata del campionato
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Lecce, Corini: «Trasformare la delusione in energia»
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Antonio Calò
07 Giugno 2020
«Si va verso la ripresa, ma bisogna stabilire cosa accadrà in caso di nuova, definitiva sospensione. Il presidente federale Gravina propone la media punti. La Lega di A chiede il blocco delle retrocessioni se, al momento dell’eventuale nuovo stop, non ce ne fossero di aritmetiche. Racchiudere una stagione in una formula è complicato. La storia del calcio insegna che match dall’esito sulla carta scontato a volte regalano grandi sorprese. Pertanto, a decidere dovrebbe essere sempre il campo. Non sarà semplice contemperare tutte le esigenze. Spero si trovi una soluzione di buonsenso, che non penalizzi qualche squadra». A parlare è Sergio Brio, cresciuto nel vivaio del Lecce, tante stagioni ad altissimo livello con la Juventus, oggi opinionista televisivo e radiofonico.
Il Lecce, come molti club, sollecita il prolungamento dei prestiti in scadenza il 30 giugno. La società salentina rischia di perdere Dell’Orco, Paz, Barak, Deiola, Saponara, Lapadula, Babacar e Farias?
«Se a fine mese i calciatori in prestito tornassero ai sodalizi di provenienza tutto sarebbe falsato. Sono convinto che la questione sarà sistemata con una intesa ad ampio raggio che regolerà anche gli aspetti economici».
Liverani ha posto l’accento sul fatto che di allenamenti veri e propri si potrà parlare solo sino alla vigilia del primo incontro. Cosa ne pensa?
«Quando si inizierà a giocare, si andrà avanti tra sedute di scarico dopo una partita e di rifinitura in vista della sfida successiva. Determinante, per il Lecce come per tutte le altre compagini, sarà la gestione individuale e di gruppo. Da una parte, i calciatori dovranno riposare e dormire bene, alimentarsi nella maniera giusta, “ascoltare” il proprio corpo e valutare ogni segnale. Dall’altra, lo staff tecnico dovrà gestire al meglio la rosa, cosa che accade anche durante una annata normale, ma che sarà a maggior ragione fondamentale in un mini torneo di 12 giornate, concentrato in 40 giorni».
I tifosi del Lecce sperano che gli attaccanti Farias e Babacar possano essere il valore aggiunto rispetto ai primi 26 turni. Sarà così?
«Entrambi, sino ad oggi, non hanno garantito, probabilmente perché frenati da alcuni acciacchi, l’apporto che sarebbe stato lecito attendersi da loro. Se avranno le giuste motivazioni, sia il brasiliano che il senegalese potranno essere utilissimi alla causa. Liverani, che vive quotidianamente con la squadra, saprà scegliere chi schierare in base alle condizioni dei singoli. In campo, va sempre chi sta meglio, questa è una certezza in senso assoluto».
Prevede una bagarre-salvezza allargata a più team o ristretta a poche formazioni?
«Brescia e Spal sono decisamente in cattive acque. Per queste due compagini sarà molto difficile risalire la china e lasciarsi alle spalle tre avversarie. Stante la classifica, a rischiare, per il terz’ultimo posto, sono Lecce, Genoa, Sampdoria, Torino e Udinese, ma il complesso piemontese e quello friulano hanno organici con maggiore qualità e dovrebbero tirarsi fuori dai guai. Suppongo che la lotta per evitare la terz’ultima piazza riguarderà le due genovesi e l’undici salentino, che spero possa restare in A. Dopo il mercato invernale, tra l’altro, la squadra diretta da Liverani mi ha sempre fatto una buona impressione».
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