L’«iorestoacasa» di Marco Mancosu, tra attività fisica per tenersi in forma, compiti con la figlioletta e qualche piatto tipico sardo cucinato dalla moglie, svelato tramite i canali istituzionali del club. «Ho sentito mister Liverani di recente - dice il trequartista - Ha tutto sotto controllo, per quanto sia possibile in questo periodo difficile. Tocca soprattutto a ciascuno di noi essere professionista impeccabile. Non possiamo mollare di un millimetro. Io cerco di allenarmi a casa. Ho un giardino ed eseguo gli esercizi in base alle direttive ricevute dallo staff, che ci ha dato indicazioni anche per l’alimentazione da seguire».
La vita, tra le mura domestiche, scorre lentamente: «Leggo molto perché amo approfondire argomenti che non conosco. In questo periodo mi sto interessando a temi legati alla finanza. Inoltre, trascorro la maggior parte del tempo con mia moglie e con mia figlia, che aiutiamo a fare i compiti. Vediamo qualche film».
Alcuni suoi colleghi si cimentano in cucina: «Non ci so fare tra i fornelli. Magari chiedo a mia moglie di preparare qualche ricetta tipica sarda, ma noi calciatori non possiamo sgarrare. Di recente ha sfornato dei culurgiones (una sorta di ravioli di pasta fresca di semola e acqua ripieni di patate, menta e pecorino ndr) buonissimi».
Con i compagni è sempre in contatto: «Ci sentiamo nel gruppo delle comunicazioni. L’umore non è dei migliori, vista la situazione. Ci manca il campo, la normalità degli allenamenti. Abbiamo il problema di riuscire a mantenerci in forma».
È lui il cannoniere del Lecce: «Un gol indimenticabile è stato quello dell’1-1 segnato all’Inter. Mi ha regalato emozioni incredibili. Il più spettacolare quello realizzato a Napoli. Tra le gare disputate, come prova d’assieme, sceglierei quella con la Lazio, nonostante l’abbiamo persa».