Un ultrà giallorosso è stato individuato dalla Digos e deferito al questore di Lecce per un Daspo, dopo lo striscione contro l’allenatore Conte durante Lecce-Inter del 19 gennaio scorso. Uno striscione che il giudice sportivo aveva poi definito «insultante» multando il Lecce di 5mila euro (anche per il lancio di due bengala in campo): comparso in curva Nord, si riferiva al passato di Conte come allenatore del Bari.
Così N.D.P., 36 anni, di Botrugno (Lecce), riconducibile al sodalizio ultrà 'UL', è stato denunciato per non aver ottemperato al «divieto di esposizione di striscioni incitanti alla violenza o recanti ingiurie», previsto dalle norme di settore. Gli è stata comminata anche una sanzione amministrativa per aver violato il regolamento dello stadio. E' l’esito delle indagini della Digos, proseguite sui vari episodi che hanno caratterizzato quella partita al Via del Mare, dopo l’individuazione dei leccesi ritenuti responsabili dell’aggressione a tifosi neroazzurri in curva Sud.
All’indicazione di N.D.P. si è arrivati analizzando le molte immagini del sistema di videosorveglianza interno allo stadio: i poliziotti lo hanno individuato mentre srotolava una parte dello striscione predisponendolo per l’esposizione. Le indagini proseguiranno per individuare tutti i tifosi che hanno contribuito a esporre lo striscione.