Foggia, in 10 viene schiacciata allo Zaccheria dalla capolista Ternana
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Retrocessione in C
Raffaele Fiorella
17 Maggio 2019
FOGGIA - Continua a far discutere l’incredibile decisione della Lega B di cancellare i playout, provvedimento che ha penalizzato il Foggia, retrocesso in C (da quart’ultimo) nonostante il declassamento del Palermo in ultima posizione per illeciti amministrativi. «Ciò che è accaduto in coda alla classifica è di una gravità persino maggiore rispetto a quanto deciso sul caso Palermo, per cui si è scelto di non attendere neanche il secondo grado di giudizio - dice l’avvocato Flavia Tortorella, abruzzese di Atri, esperta di diritto sportivo -. È grave che si modifichino le norme a seconda delle evenienze. La B prevede i playout, spareggi che dunque devono disputarsi. Questa decisione di annullarli è un atto d’imperio, arbitrario. Non lo condivido assolutamente».
Un provvedimento in merito al quale il consiglio federale ha chiesto al Collegio di garanzia del Coni di fornire entro una settimana un parere, per stabilire se ratificare quanto deciso dal consiglio direttivo della Lega di B o ripristinare gli spareggi-salvezza. «Anche questa scelta di rivolgersi al Collegio di garanzia del Coni non mi sembra il massimo in termini di opportunità, considerato che il Coni potrebbe essere prossimamente chiamato ad esprimersi sui ricorsi avanzati da qualcuna delle parti in causa in questa vicenda - sostiene il legale abruzzese -. Il parere, comunque, non è vincolante e mi sembra chiaro che, qualunque sarà la decisione, qualcuno resterà scontento. Siamo di fronte ad uno scenario non so quanto gestibile, in cui a breve si susseguiranno i ricorsi. Lo scorrimento della classifica è lo strumento che garantisce il merito sportivo. Non comprendo perché questo criterio debba valere per l’alta classifica, ma in coda no».
È ciò che si chiedono anche i tifosi del Foggia, che non capiscono come mai, se la formazione rossonera non ha acquisito sul campo il diritto a disputare i playout, il Perugia, che sul campo non si è classificato tra le prime otto, possa partecipare ai playoff, secondo quello scorrimento della classifica che ha di fatto determinato la salvezza anticipata del Venezia e della Salernitana di Lotito e Mezzaroma. «I tifosi sono l’anima del calcio e non sono ingenui come molti tendono a pensare - afferma l’avvocato Tortorella -. Sanno che ci sono delle geometrie politiche che possono orientare determinate decisioni. Ma in uno stato di diritto le norme esistono perché vanno rispettate. Approfittare della retrocessione d’ufficio di un club per cambiare le regole in corso d’opera non è ammissibile».
Oggi intanto, alle 14, il Collegio di garanzia del Coni esaminerà il nuovo reclamo inoltrato dal Foggia Calcio contro il -6 in classifica, per la restituzione di 1-2 punti. «Se il ricorso dovesse essere accolto cosa accadrà, considerato che la Lega B ha già stilato la sua classifica e la ritiene definitiva in base ai risultati di sabato scorso e alla delibera del 13 maggio? - si chiede il legale abruzzese, che ha difeso, in diversi processi sportivi, club come Pescara, L’Aquila, Pro Vercelli, oltre a Moggi e all’ex vicepresidente della Figc, Mazzini -. Un anno fa, col blocco dei ripescaggi, fu impedito all’Entella e agli altri club interessati di essere riammessi alla B. Siamo in uno scenario simile. Nulla è cambiato. Bisogna rispettare le regole e le sentenze, e avere buon senso. Ci si ritrova in queste situazioni perché non c’è rispetto delle regole, e non c’è chi le fa osservare. La Figc dovrebbe circoscrivere il potere delle Leghe, o commissariare la Lega di B se reputa che sia l’unica soluzione per far sì che le regole vengano rispettate».
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