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Coldiretti: l’allevamento in mare è un’altra opportunità che ci offre il territorio. Gallipoli è all’avanguardia
28 Settembre 2016
C’è un ingrediente della Dieta Mediterranea che, spesso, nella vita moderna vita frenetica viene trascurato: il pesce. Gli omega 3, indispensabili per una sana alimentazione e per combattere il colesterolo cattivo, sono ora disponibili anche per un pranzo al volo: nel classico panino. Ma tolti gli insaccati (con conservanti) e i formaggi, ecco sempre più in voga il panino col pesce.
Dopo il panino col polpo, antica tradizione dell’Adriatico, ecco il panino con il ragout di orata, nuova creazione salentina. I tarantati della Notte della Taranta lo hanno gustato in anteprima, ed è andato a ruba. Ora sarà disponibile nei mercati di Campagna Amica della Coldiretti di Lecce, con un costo per il panino gourmet di massimo 4 euro. I creatori? I cinque fratelli Reho di Gallipoli, che da dieci anni con la Reho Mare producono spigole, orate e ombrine nel bellissimo mare della loro città.
«Tocchi il fondo con gli occhi – dicono i pescatori di questa porzione dello Jonio - per quanto è cristallino e pulito» dice Aldo Reho con orgoglio. Lui è il rappresentante della Ittica della Coldiretti Puglia. «L’allevamento in mare è un’altra opportunità che ci offre il territorio», evidenzia Giuseppe Brillante, direttore Coldiretti Lecce. «Stiamo organizzando le cooperative degli armatori e degli stessi pescatori e l’azienda Reho di Gallipoli può essere un esempio di best practice e quindi un’azienda da emulare in altre zone della Puglia – sottolinea il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno -. Ma in questo settore, è senz’altro da implementare la ricerca per alimentare al meglio i pesci ed abbattere i costi».
Premesso che, come tutti sappiamo, il pescato non è sufficiente a soddisfare la domanda partendo dal gustoso panino all’orata, esploriamo con Aldo Reha la sua fattoria immersa nel blu. «L’abbiamo creata con i miei quattro fratelli, Giovanni, Angelo, Giulio e Andrea, in cui ognuno cura un aspetto della produzione, dopo cinque anni di burocrazia – racconta Aldo Reho - . La nostra fattoria del pesce è a due km dalla costa gallipolina dove, a 40 metri di profondità, ci sono le grandi gabbie per i pesci ampie ben 22 mq. E’ ottimale per i pesci ma essendo in mare aperto è per noi che ci lavoriamo un grande impegno, affrontiamo le mareggiate e tutte le difficoltà del meteo». In questo momento ci sono 14 gabbie, popolate da orate oppure spigole o ombrine per un totale di quasi 2 milioni di pesci. Questa eccellenza gallipolina sta per diventare masseria didattica e quindi regolarmente visitabile. Info www.rehomare.it.
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