pierluigi potì
Quel segnale positivo - il lavaggio di alcune strade del centro cittadino (la qual cosa non accadeva da tempo) -, che in molti (Gazzetta compresa) avevano intravisto nel giorno del “debutto” della Ecotecnica, è subito svanito come una bolla di sapone e, se prima dell’avvento della nuova azienda affidataria del servizio, in città la situazione era deficitaria, ora è vera e propria emergenza (dettata anche dal caldo afoso di questi giorni).
L’auspicata inversione di rotta, dunque, è stata sinora smentita dall’incredibile (e inquietante) quantità di rifiuti inopinatamente non raccolti in tutti - nessuno escluso - i quartieri cittadini. Le immagini pubblicate a corredo dell’articolo, del resto, descrivono meglio di ogni parola e commento lo scenario di assoluto degrado che regna sovrano nel territorio comunale. Sant’Elia, Santa Chiara, Commenda, Casale, Bozzano e ogni altra zona di Brindisi (compreso il centro) risultano invase dall’immondizia e, sicuramente, lo scempio in atto non sarà sfuggito al Commissario Prefettizio. Il dott. Santi Giuffrè e i suoi collaboratori non possono certo considerarsi soddisfatti del rendimento e della qualità del servizio mostrati in questi primi giorni da Ecotecnica. E non ci si può certo aggrappare all’alibi del “rodaggio”, anche perchè alla vigilia del primo giorno di appalto, durante l’incontro avuto dai vertici dell’azienda con i sindacati, i lavoratori e il Comune, nessuno ha parlato della necessità di doversi ambientare e del conseguente bisogno di poter disporre di alcuni giorni di tempo. Al contrario, Ecotecnica ha parlato di più mezzi da utilizzare per garantire il servizio di raccolta e di una maggiore attenzione per il litorale e il centro cittadino. Promesse sinora clamorosamente disattese dai desolanti scenari riscontrabili in ogni singolo anfratto urbano.
Non è dato sapere se il Commissario Giuffrè abbia già provveduto a... tirare le orecchie alla ditta affidataria del servizio. Ma se ancora non lo ha fatto, è opportuno che vi provveda quanto prima, laddove quell’enorme quantità di rifiuti disseminati su strade e marciapiedi rappresentano - oltre ad un pericolo per la salute pubblica e ad un sonoro ceffone per una città che punta al turismo - un autentico invito a nozze per topi, blatte e insetti. E i brindisini, sotto quest’aspetto, avendone già un “esercito” con cui convivere, non hanno certo voglia di assistere ad una smisurata riproduzione di tali indesiderati “ospiti”.