Cocaina e 1700 euro in tasca: un arresto a San Donaci
NEWS DALLA SEZIONE
Cocaina e 1700 euro in tasca: un arresto a San Donaci
Al Perrino in anatomia patologica è allarme formaldeide
Brindisi, scoperti 50 africani in casolare tra droga e degrado: un arresto
Legano il portiere dell'hotel Internazionale: caccia a 2 rapinatori
Carne conservata male e prodotti proibiti: multato macellaio
Latiano, lavavano pesce con acqua contaminata: ristorante sospeso
Brindisi, 2 fratelli minacciati con la pistola: «I cellulari o sparo»
Carovigno, nel «fortino» 2 quintali di droga: sotto accusa una famiglia
Carovigno, preso dai Cc 42enne mentre spacciava cocaina
Fasano, corriere sfugge all'alt: nell'auto 130 chili di droga
Ladro seriale, preso dopo 4 furti nello stesso market nel Brindisino
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
Lecce, il centrodestra ufficializza le primarie
San Giovanni Rotondo, al Comune arriva il commissario
Alla elementare Pessina
19 Aprile 2017
La procura di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per sette persone nell’ambito del troncone dell’inchiesta sul crollo di una parte dell’intonaco di un’aula della scuola elementare Pessina di Ostuni (Brindisi), che riguarda presunte irregolarità nell’appalto per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione che si erano conclusi pochi mesi prima del distacco che provocò il ferimento di due alunni e di una maestra. I fatti si verificarono nell’aprile 2015. Gli imputati sono quattro imprenditori, due tecnici e un dirigente comunale di Ostuni, accusati in concorso di abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per aver frazionato artificiosamente gli incarichi professionali e di esecuzione di lavori. Si tratta di Roberto Melpignano, all’epoca dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune; Salvatore Molentino, direttore dei lavori; Stefania Farina, tecnico; Vito Urgesi, Antonio Barletta, Arnaldo Cafiero, Angelo Iaia titolari delle ditte di Ostuni, Oria, Ceglie e Grottaglie.
Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, tra gli interventi di ristrutturazione del plesso, per un importo complessivo di 1,8 mln di euro, ve ne erano alcuni, per 666.193 euro, realizzati tramite affidamenti diretti per la progettazione, coordinamento della sicurezza, direzione ed esecuzione dei lavori, senza che fosse indetta alcuna gara ad evidenza pubblica. Ciò avrebbe provocato, per l’accusa, un ingiusto vantaggio ai destinatari degli incarichi ed un conseguente danno al Comune di Ostuni che avrebbe sborsato una somma superiore rispetto a quella che avrebbe erogato se fosse stata eseguita la gara pubblica. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 13 giugno.
Sul crollo è già in corso il processo: sono stati rinviati a giudizio il dirigente dell’ufficio tecnico di Ostuni e il direttore dei lavori. Ha patteggiato la pena ad un anno di reclusione il titolare della ditta incaricata di eseguire gli intonaci. Sono parti civili il Comune di Ostuni, i famigliari dei bambini feriti e la maestra.
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su