La scuola della frazione di Casalini chiuderà i battenti e i ragazzi della materna e delle elementari saranno trasferiti negli altri plessi. La notizia era nell’aria ed è arrivata ufficialmente nelle scorse ore, con una lettera firmata dal sindaco Lorenzo Perrini e la dirigente scolastica Aurelia Speciale e inviata alle 46 famiglie interessate. La scure dei tagli ministeriali si è abbattuta soprattutto sulle piccole scuole di paese; i numeri non permettevano soluzioni alternative.
«Sia come amministratore che come genitore, la chiusura del plesso di Casalini fa molto male - afferma l’assessora comunale Annalisa Canzio, con delega alla Pubblica istruzione -, perché era una scuola dove si respirava aria familiare e partecipativa, di grande collaborazione con la comunità. Ma abbiamo dovuto mettere al primo posto il bene dei bambini. Ci siamo confrontati con le istituzioni scolastiche e i docenti, ravvisando l’unità di intenti nel dare priorità alla socializzazione degli studenti, e anche i genitori hanno capito le motivazioni dopo un iniziale periodo di perplessità». La chiusura della struttura di via Pascoli era in ballo da sei anni. Fino allo scorso giugno si è andati avanti a tentoni, ricorrendo a classi poco numerose e ai percorsi parentali. Poi, come sempre, i freddi numeri hanno orientato le scelte istituzionali. «La decisione della chiusura è arrivata perché la scuola è socialità e confronto, e vedere una futura quarta elementare con sette bambini e una classe quinta con tredici alunni, non era la situazione ottimale. L’altro segnale è stato che molti genitori della materna di Casalini hanno iscritto i figli nelle altre sedi - prosegue l’assessora - per frequentare la prima classe, disperdendo quindi un patrimonio di utenza e progetti».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il nulla osta di trasferimento richiesto per un iscritto di quarta elementare, classe che sarebbe diventata di sei alunni e quindi soggetta ad accorpamento con un altro istituto, lasciando nel plesso solo la quinta classe e la scuola dell’infanzia. «Qualche genitore era rimasto legato all’idea della scuola di frazione e si è provato a spingere per il mantenimento dello status quo, ma alla fine ha prevalso il buonsenso. E in bilancio siamo riusciti a stanziare ben 37mila in più per assicurare il trasporto scolastico da Casalini alla sede centrale, un investimento per garantire una scuola di qualità sul territorio». Ma che ne sarà della bella sede di via Pascoli? Ci sono vari progetti e l’amministrazione comunale apre all’associazionismo locale: «Il plesso è stato interessato da lavori di efficientamento energetico e altre opere edili - aggiunge l’assessora -. Al pianterreno sorgerà la ludoteca e stiamo valutando come utilizzare anche il piano superiore perché è giusto che la comunità di Casalini possa godere di servizi per gli studenti di ogni ordine e grado». [Nic. Bel.]