Per chi lo conosceva era una persona «seria e dal carattere mite», che a pochi giorni dalla pensione si è trasformato in un eroe. È morto facendo il suo dovere Carlo Legrottaglie, 59enne brigadiere capo dei carabinieri ucciso a Francavilla Fontana in un conflitto a fuoco con due rapinatori.
Legrottaglie viveva in via Caduti di Nassirya, in una zona centrale di Ostuni con la moglie e le due figlie gemelle. Proprio a poche centinaia di metri dalla stazione dei carabinieri dove ci sono diverse palazzine abitate dalle forze dell’ordine. Ogni giorno per andare a prendere servizio percorreva pochi chilometri in auto. Il 25 giugno avrebbe festeggiato 33 anni di matrimonio e - ha raccontato chi lo conosceva - stava preparando una festa.
Amici e colleghi lo chiamavano Carletto. Legrottaglie aveva cominciato la carriera in un piccolo paese siciliano, Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. E in Sicilia aveva trascorso molti anni, ritornando in Puglia circa una quindicina di anni fa: ma non aveva mai dimenticato quei luoghi in cui tornava spesso per le vacanze.
«Ti amerò per sempre, Papà» e «Questo non sarà mai un addio» sono i messaggi che le figlie hanno voluto affidare ai social. Negli scatti pubblicati i momenti di spensieratezza vissuti intensamente insieme. Sorrisi che oggi si sono trasformati in lacrime ed in un dolore senza fine per le due ragazzine e la moglie del militare. Una famiglia unita e che presto avrebbe potuto condividere anche la gioia di vedere il carabiniere ancora più vicino a loro durante l’adolescenza, in quanto tra poche settimane sarebbe andato ufficialmente in pensione. Sogni e progetti che si sono fermati durante uno degli ultimi turni in servizio per Legrottaglie.
Carlo Legrottaglie avrebbe compiuto il 5 luglio i fatidici 60 anni che per i militari rappresentano il traguardo dell’agognata pensione. Un lavoro duro, come dimostra il fatto che anche ieri mattina fosse di turno su una pattuglia dell’Arma. «Chi a pochi giorni dalla pensione continua a fare i turni di notte, non può che chiamarsi eroe» racconta una persona che abita in zona e che lo incrociava quasi tutti i giorni mentre Legrottaglie andava a Francavilla Fontana dove era in servizio nella compagnia. Una vita dedicata ai suoi affetti più cari e all’Arma dei carabinieri. E le testimonianze di chi lo conosceva bene descrivono il marito e padre premuroso, ed il militare integerrimo sempre pronto ad essere al servizio dell’Arma.
«Carlo era una persona davvero speciale - ricorda Maurizio Dell’Aquila, carabiniere nel sesto nucleo elicotteri di Bari e residente nello stesso palazzo di Carlo Legrottaglie ad Ostuni -. Bravissimo, cordiale, tranquilla e, soprattutto, molto socievole. Con lui era sempre un piacere stare. Quando uscivamo insieme, con le sue battute e il suo modo di fare, riusciva sempre a farci sorridere. Era una persona solare, sempre con il sorriso e una parola buona per tutti».
Ad essere sconvolta è l’intera comunità di Ostuni. Il sindaco Angelo Pomes ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali che si terranno domani mattina. «A pochi giorni dal congedo, ha dimostrato fino all’ultimo il valore e il senso di responsabilità che contraddistinguono le donne e gli uomini dell’Arma». «Era una persona seria e dal carattere mite», lo ricorda invece Domenico Attanas, vicesindaco di Francavilla Fontana dove Legrottaglie prestava servizio.