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A Brindisi sorgerà una «Hydrogen School»

A Brindisi sorgerà una «Hydrogen School»

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

A Brindisi sorgerà una «Hydrogen School»

E si lavora per adeguare la nuova sede universitaria ai corsi di Ingegneria

Sabato 10 Maggio 2025, 12:37

BRINDISI - «Non escludiamo la possibilità di fondare a Brindisi con fondi europei una Hydrogen School che definisca una serie di prospettive e competenze del tutto innovative». L’annuncio è stato fatto dal sindaco Pino Marchionna nel corso del convegno sulla transizione ecologica, economica e culturale organizzato dall’associazione «Brindisi 2089».

Al centro del dibattito, come suggerito dalla presenza dei docenti di Unisalento e dei dirigenti scolastici degli istituti tecnici del territorio, è stata posta la formazione dei giovani brindisini, che dovrà essere tarata sulle specializzazioni richieste dalle aziende presenti e da quelle che si insedieranno. Il riferimento è principalmente alla filiera delle fonti da energia rinnovabile e all’idrogeno.

Da qui, l’anticipazione del sindaco sulla Hyrdrogen School, alla quale si accompagna il fatto che l’amministrazione comunale sta già lavorando per definire «spazi, arredi, strumentazioni e laboratori all’interno della nuova sede universitaria» per i corsi del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. «Confidiamo che Unisalento possa insediarsi nel centro della città», ha rimarcato il sindaco, che ha richiesto anche un ulteriore sforzo agli istituti tecnici superiori, «sull’esempio dei percorsi di eccellenza individuati dal Polo Messapia». Marchionna è tornato sul tema della carenza di competenze richieste dai nuovi mestieri: «Ho dati concreti: in questa provincia, in termini di lavoratori specializzati nella filiera delle Fer, siamo in condizioni molto limitate. Se a questo aggiungiamo il tema dello sviluppo dell’idrogeno, diventiamo molto deficitari».

Al convegno è intervenuto anche il parlamentare di Forza Italia, Mauro D’Attis, che ha rivendicato come «in vista della cosiddetta decarbonizzazione, già oltre 40 aziende hanno manifestato l’interesse a investire a Brindisi con nuove attività produttive industriali, energetiche e logistiche». Ciò, grazie a «una serie di norme, alcune da me proposte, approvate dal Parlamento e a una serie di provvedimenti del Governo che ci consentono di non cancellare la parola “industria” dal vocabolario del territorio».

Frutto di queste novità legislative sarà ad esempio «la nomina nei prossimi giorni del commissario straordinario per gli investimenti». «Grazie all’Università del Salento - ha proseguito il forzista - si incontrano qui decisori politici, istituzioni universitarie e scolastiche, imprese. Questo è particolarmente importante perché a Brindisi ci sarà bisogno di nuove professionalità, di favorire la formazione dei giovani e di tutelare i lavoratori esistenti diretti e dell’indotto. Tutto ciò si può perseguire e, con un po’ di coraggio, di pazienza e di ottimismo e fiducia, si può realizzare. Ringrazio Luigi Melica e l’associazione “Brindisi 2089” per aver organizzato questo incontro. È la prima volta che il mondo universitario e della scuola si muovono in linea con quanto richiesto dal territorio. L’Università del Salento - ha concluso il parlamentare brindisino - sta già guardando a quello che accadrà in questo territorio».

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