BRINDISI - Mentre la Cgil con le sue categorie dichiarava lo stato di agitazione a livello nazionale con una manifestazione presso il Mimit in occasione del prossimo incontro sul futuro di Eni Versalis e uno sciopero di 8 ore dei lavoratori, il consiglio comunale di Brindisi, nella seduta di ieri, discuteva della crisi industriale che sta investendo la città e del futuro a rischio dei lavoratori del petrolchimico. Nelle ultime ore è però emersa una novità importante: Emiliano il 5 marzo incontrerà il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Sul tavolo, le varie crisi occupazionali che affliggono la Puglia, fra cui la vertenza Eni Versalis. L’obiettivo è quello di arrivare a una proposta condivisa con i sindacati che verta sullo slittamento della fermata del cracking. Lunedì è previsto un incontro a Bari tra Emiliano, i suoi assessori, i rappresentanti degli enti locali e i sindacati per smussare le divisioni. Ad ogni modo la Cgil, per il momento, va per la sua strada.
Sulle iniziative da intraprendere, acceso è stato il dibattito nell’assise comunale, con la proposta del consigliere del Pd, Francesco Cannalire, di svolgere un consiglio comunale monotematico sull’argomento. «Il tavolo di martedì scorso in Prefettura, dal punto di vista sindacale, non ha chiarito il destino delle maestranze e delle aziende ma ha rappresentato l’occasione per constatare la determinazione delle istituzioni, dal prefetto al presidente della Regione, ad affrontare la questione con ogni mezzo e azione possibili. Abbiamo chiesto al sindaco di convocare i rappresentanti del Governo e della Regione insieme ai vertici di Eni e di Versalis per poter discutere al cospetto dei lavoratori e dei cittadini sul futuro della chimica. Serve una mobilitazione generale anche alla luce del silenzio assordante di diverse associazioni di categoria, fra tutte Confindustria Brindisi, che è totalmente sparita in questa fase nonostante Versalis sia un’azienda loro iscritta». La proposta è stata accolta dal consigliere di opposizione Lino Luperti, che ha chiesto di estendere al consiglio provinciale la seduta monotematica e di affrontare anche il «dramma occupazionale» derivante dalla chiusura della centrale Enel. Questioni che secondo il consigliere Riccardo Rossi che dovrebbero essere discusse con il Governo: «Il ministro Urso - dice - deve venire qui e concordare con gli enti territoriali il destino dei lavoratori di Brindisi. Avete fatto una campagna elettorale - ha affermato rivolgendosi al centrodestra - ospitando in città tutti i ministri, che sono spariti». Pronta la replica del sindaco Pino Marchionna: «Condivido la proposta di un consiglio monotematico, ma voglio ricordare a tutti che esiste già un tavolo sull’accordo di programma per Brindisi e una manifestazione di interesse del Mimit per le aziende che vorranno investire in città. Dopodiché, bisognerebbe interrogarsi sul fatto che a Brindisi esistono 350 posti di lavoro disponibili che restano vuoti per mancanza delle necessarie professionalità». Un’affermazione che ha provocato la reazione dei consiglieri Luperti e Greco: «Il primo cittadino chiarisca dove sono realmente disponibili questi posti, dando il dovuto risalto a queste opportunità occupazionali».