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Brindisi, abusi edilizi nella Lega navale: «Le sanzioni sono di 9.200 euro»

 
ludovica anelli

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ludovica anelli

Brindisi, abusi edilizi nella Lega navale: «Le sanzioni sono di 9.200 euro»

Il presidente informa i soci e annuncia l’aumento delle tariffe

Mercoledì 08 Gennaio 2025, 14:12

BRINDISI - Il rilascio della concessione demaniale per il quadriennio 2025-2028 richiesta all’Autorità portuale, il contratto di locazione con il Comune di Brindisi e le sanzioni della guardia di finanza sono oggetto di una nota con la quale il presidente della Lega navale di Brindisi, Salvatore Zarcone, - a conferma di quanto raccontato nei giorni scorsi sulle colonne della Gazzetta - ha informato i soci circa gli accadimenti degli ultimi mesi e le irregolarità eccepite da forze dell’ordine ed enti. Tra le comunicazioni c’è anche la decisione del cda di aumentare la quota associativa nel 2025 e il costo per i servizi di alaggio e varo per i soci armatori.

Il 14 ottobre 2024 il settore Patrimonio del Comune ha comunicato alla Lega navale di Brindisi l’avvio del procedimento di risoluzione del contratto di locazione per aver eseguito opere in parziale difformità dai titoli abilitativi in proprio possesso, in violazione (ipotizzata) dell’art. 4 del contratto di locazione. Secondo quanto accertato, la sala riunioni e la tettoia sarebbero stati utilizzati come «locali adibiti a ristorazione». Veniva inoltre contestata la realizzazione di due piazzole/belvedere non rientranti nella Cila regolarmente presentata il 24 maggio del 2023 per il rifacimento dei camminamenti già esistenti sulla scarpata. Ma il ripristino della scarpata con l’eliminazione delle piazzole/belvedere - diffidava il 16 ottobre 2024 l’ufficio Patrimonio del Comune - non poteva avvenire senza aver prima prodotto una relazione illustrativa dell’intervento di ripristino e aver richiesto il parere degli uffici comunali. Così, il 23 ottobre 2024 la Lega navale ha controdedotto: che la risoluzione del contratto di locazione poteva avvenire solo a seguito di una pronuncia giudiziale e non di un procedimento amministrativo e che i pretesi inadempimenti, laddove fossero risultati fondati, non potevano assumere quel carattere di gravità (con riferimento all’ex art. 1455 del codice civile) che giustifica la risoluzione del contratto di locazione; che nessuna variazione d’uso era stata apportata alla sala riunioni, da sempre adibita agli incontri del consiglio direttivo e per scopi istituzionali del sodalizio. Inoltre, la Lega navale sostiene che la tettoia non è di proprietà del Comune ma insiste sull’area di proprietà dell’ente portuale e che gli interventi realizzati in difformità non riguardano le aree interne degli immobili oggetto di locazione ma solo la realizzazione nelle aree esterne di due piazzole con la mera posa a dimora di betonelle.

La Lega navale ha quindi inviato una relazione tecnica sugli interventi di ripristino dello stato dei luoghi e una relazione geotecnica prima di eliminare le due piazzole e ripristinare la scarpata come richiesto dall’ufficio Patrimonio, che nel frattempo ha sospeso il procedimento di risoluzione del contratto di locazione. Ora bisognerà effettuare la segnalazione certificata di agibilità e attendere l’esito del procedimento.

Nel frattempo, la guardia di finanza ha irrogato alla Lni sanzioni per un totale di circa 9mila e 200 euro. Le fiamme gialle hanno emesso verbali: per aver permesso ai gestori del ristorante di occupare un’ulteriore area demaniale (di 60 metri quadri) oltre quanto autorizzato; per aver chiuso la tettoia in muratura con pannellature in vetro in assenza di titolo edilizio. E ancora: un verbale di constatazione per la rilevata esecuzione dell’opera, demandando all’Autorità portuale l’accertamento dell’indennizzo dovuto per utilizzo difforme dal titolo concessorio.

Intanto, nel caos dei procedimenti amministrativi e delle sanzioni, il consiglio di amministrazione ha deciso di aumentare i costi della quota associativa per il 2025 a fronte di una serie di servizi che - senza certezze al momento - si auspica possano essere ancora garantiti. La quota associativa avrà un costo di 225 euro l’anno rispetto ai 185 euro precedenti, mentre il costo dei servizi di alaggio e varo aumenteranno in base alla metratura dell’imbarcazione.

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