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Francavilla Fontana, le storiche fontanine vandalizzate e trasformate in portarifiuti

 
damiano balestra

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damiano balestra

Francavilla Fontana, le storiche fontanine vandalizzate e trasformate in portarifiuti

Tutte sono prive della copertura in ghisa: leggenda metropolitana narra che i «cappelli» siano scomparsi quasi in concomitanza con la scomparsa di alcune griglie dei tombini delle fogne

Martedì 26 Novembre 2024, 13:11

FRANCAVILLA FONTANA - Le fontanine dell’Acquedotto pugliese versano in stato di abbandono. A partire da quelle situate nel centro storico.

Alla fine di via San Biagio, quasi all’incrocio con via Di Summa, una delle prime fontanine installate in città è stata vandalizzata, con il «cappello» che ricopre il meccanismo interno in ottone per il funzionamento del rubinetto a getto intermittente da tempo mancante e la vaschetta di recupero dell’acqua completamente distrutta.

Ma occorre fare un passo indietro nel tempo. Alla fontanina di via San Biagio, come per le altre dislocate sul territorio cittadino, da anni è stato divelto il «cappello» in ghisa. Tutte le fontanine cittadine si presentano senza la protezione del «cappello» atto a proteggere il meccanismo in ottone dalle intemperie.

Leggenda metropolitana narra che i «cappelli» delle storiche fontanine siano scomparsi quasi in concomitanza con la scomparsa di alcune griglie in ghisa dei tombini delle fogne per la raccolta delle acque piovane, avvenuta qualche anno fa in alcune zone periferiche cittadine, per essere poi rivenduti sul cosiddetto mercato nero del ferro vecchio.

Leggenda metropolitana o meno, sta di fatto che tutte le fontanine del centro abitato sono prive della copertura in ghisa, donando un’immagine di degrado anche agli occhi di visitatori e turisti. Tant’è che in alcune di esse la mancanza del «cappello» in ghisa ha trasformato la fontana a forma conica, alta 128 centimetri e con base circolare di 38 cm, in un cestino portarifiuti, cosa che è accaduto alla fontanina dislocata all’incrocio tra via D’Annunzio e via Trento. C’è da dire che alcune antiche fontanine sono state tolte e non più rimpiazzate per via di nuove edificazioni edilizie. È il caso di quanto è accaduto qualche anno fa in via Casalvetere e in via Umberto Giordano, dove l’apertura di un portone di una nuova abitazione ha fatto risultare la storica fontina un ostacolo per il transito dei residenti del nuovo edificio e fu quindi tolta e non più rimpiazzata.

Un vero peccato, dato che si trattava di un sito per l’approvvigionamento di acqua potabile molto frequentato dai contadini prima di andare a lavorare nelle campagne.

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