SAN PIETRO VERNOTICO - Cinquecento volantini dal contenuto diffamatorio affissi nel centro di San Pietro Vernotico, il 13 settembre 2023, per delegittimare il lavoro del comandante dei carabinieri della stazione, attraverso una campagna per ottenerne il trasferimento.
L’ufficiale era diventato nemico numero uno per Cristian Tarantino e il gruppo ritenuto di stampo mafioso, che il detenuto sarebbe riuscito a guidare dal carcere di Sulmona, attraverso i social network, dopo essere riuscito a procurarsi telefonini e un pc con chiavetta per la connessione a internet.
Secondo l’accusa mossa dalla pm Carmen Ruggiero, titolare dell’inchiesta sulle intimidazioni a imprenditori e commercianti di San Pietro, alla ex moglie di Tarantino e a un familiare della donna, il detenuto accusato di essere affiliato alla frangia tuturanese della Sacra corona unita, «perseguiva l’obiettivo di accreditarsi presso la comunità come autorità che imponeva la regole e ne garantiva il rispetto», anche compiendo un’opera di «delegittimazione» del carabiniere al comando della stazione presente nel paese.
L’organizzazione dell’attività di discredito è emersa dall’attività di intercettazione ambientale: due giorni dopo aver ottenuto la restituzione della propria auto, oggetto di furto, una donna si sarebbe messa a disposizione di Tarantino e di Omar De Simone, considerato il suo braccio destro, e per questo sottoposto a fermo e condotto in carcere...