Domenica 07 Settembre 2025 | 01:02

A Brindisi i rifiuti della Puglia: è scontro sulla discarica privata

 
Andrea Pezzuto

Reporter:

Andrea Pezzuto

A Brindisi i rifiuti della Puglia: è scontro sulla discarica privata

Il sindaco: «Abbiamo chiesto due euro per ogni tonnellata»

Sabato 23 Marzo 2024, 12:44

BRINDISI - Pochi consiglieri sapevano che nella conferenza dei servizi di lunedì 25 marzo si deciderà del progetto di ampliamento della discarica di Formica Ambiente. La società ha chiesto di poter ampliare l’impianto così da accogliere ulteriori due milioni di tonnellate di rifiuti. Lo stesso consigliere di maggioranza Roberto Quarta ha ammesso di averlo scoperto solo martedì scorso. A portare la questione all’attenzione del consiglio comunale svoltosi ieri è stato il capogruppo di Brindisi bene comune, Riccardo Rossi, che ha presentato una mozione per chiedere che il Comune rinvii la propria decisione sul parere da fornire nella conferenza dei servizi decisoria. C’è da dire, infatti, che la posizione del Comune non è stata formalizzata in atti d’indirizzo.

Nel corso del consiglio comunale si è appreso che l’ente, in sede di conferenza dei servizi, ha richiesto due euro per ogni tonnellata di rifiuti. Una cifra che per il capogruppo del Pd, Francesco Cannalire, è inadeguata: «Parliamo di un investimento con un volume di affari di 310 milioni di euro e il Comune in venti anni si accontenta di incassare solo 4 milioni di euro. Su quali basi è stato deciso il quantum della royalty?». L’area dove sorge la discarica è abitata da cittadini che in passato hanno protestato per criticità ambientali emerse. Il capogruppo del M5s, Roberto Fusco, a tal proposito ha ricordato che «la discarica di Formica ha prodotto problemi alla falda acquifera e scatenato le proteste dei residenti della zona. La questione delle royalties viene dopo gli eventuali rischi per la salute dei cittadini». Rossi ha aggiunto ulteriori elementi di riflessione, ovvero che «nel verbale della conferenza dei servizi del 6 marzo, la Provincia di Brindisi ha espresso parere negativo» e che «la Regione ha chiesto a Formica di riservare uno spazio dove conferire 600mila tonnellate di rifiuti solidi urbani pugliesi». A ogni modo, per l’amministrazione comunale l’investimento rappresenta un’occasione, soprattutto dal punto di vista finanziario. «Noi stessi - ha spiegato il sindaco Pino Marchionna - siamo in emergenza rispetto allo smaltimento dei rifiuti. Pertanto, al dirigente Fabio Lacinio ho dato l’indirizzo di dichiarare la nostra disponibilità ad ampliare la discarica e di esigere una royalty di due euro per tonnellata di rifiuti, che porterà fiato alle casse comunali».

A proposito di questioni economiche, l’assise ha anche approvato il nuovo Piano di riequilibrio finanziario. In quattro anni il disavanzo è sceso da 54 milioni di euro a 35 milioni. Cifra, quest’ultima, che verrà ratificata in occasione dell’approvazione del rendiconto relativo al 2023. La discussione si è spostata sulla tassa d’imbarco aeroportuale e sui rischi che la sua introduzione avrebbe comportato per la salvaguardia dei traffici dell’aeroporto del Salento. Soprattutto perché, come evidenziato dal leghista Ercole Saponaro, il consigliere di Emiliano, Cosimo Borracino, è particolarmente attivo sul fronte dell’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili. Il dem Cannalire ha ribattuto portando l’esempio del consigliere regionale di FdI, Renato Perrini: «Borracino è innocuo. Chi fa danni, invece, è Perrini, che lavora per l’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili anche attraverso atti portati in consiglio regionale. Se il centrodestra dovesse governare la Regione, ci dobbiamo aspettare che Perrini, da assessore ai Trasporti, porti i voli civili all’aeroporto di Grottaglie? In venti anni di governo regionale della sinistra, questo non è accaduto». L’affermazione è legata alla circostanza che Perrini, al termine di una recente commissione regionale, ha dichiarato che si sta attribuendo «grande rilevanza all’importanza di far diventare l’aeroporto di Grottaglie scalo civile, anche in previsione dei Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto nel 2026».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)