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Brindisi, false attestazioni proprietà terreni: scoperta presunta truffa a Ue per 7mila euro

 
Redazione online

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Brindisi, false attestazioni proprietà terreni: scoperta presunta truffa a Ue per 7mila euro

Nel mirino una cooperativa agricola risultata beneficiaria, senza titolo legittimo, di finanziamenti comunitari

Lunedì 08 Gennaio 2024, 13:50

BRINDISI - Una presunta truffa per una cifra di 7.000 euro ai danni dell'Unione europea è stata scoperta durante controlli amministrativi, effettuali dalla Guardia di Finanza del Nucleo di Brindisi a carico di una cooperativa agricola, risultata beneficiaria, senza titolo legittimo, di finanziamenti comunitari ammontanti a quella somma.

Le Fiamme Gialle ritengono di aver smascherato una condotta insidiosa da parte dei responsabili di una società impegnata nella coltivazione di frutti oleosi, nell'ambito di contributi previsti dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (Feaga), per le campagne di raccolta 2021 e 2022. I pagamenti della Politica Agricola Comune, interamente finanziati dalla Ue, sono finalizzati a tutelare il reddito degli agricoltori, per incentivare il mantenimento in buono stato delle superfici agricole ed incrementare le produzioni. Per accedere a questi benefici, l’imprenditore agricolo che chiede di essere ammesso al regime di pagamento unico dei contributi a valere sul Fondo Europeo Agricolo di Garanzia deve possedere alcuni requisiti fondamentali, tra i quali la disponibilità di un’adeguata superficie di terreni coltivabili.

Le investigazioni, di contro, hanno restituito una realtà completamente difforme, portando alla segnalazione dei responsabili alle Autorità competenti al recupero del contributo ritenuto non dovuto e alla Corte dei Conti per i profili di danno erariale. Più in particolare, al termine delle indagini economico-finanziarie svolte dalle Fiamme Gialle brindisine, è emerso come nella predisposizione delle domande uniche di pagamento fosse stata dichiarata la disponibilità di terreni di proprietà dell’Ismea, l’ente pubblico nazionale, con sede a Roma, che affianca le Regioni nelle attività di riordino fondiario, attraverso la formazione e l'ampliamento della proprietà agricola, favorendo il ricambio generazionale in agricoltura.

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