BRINDISI - La tristissima storia è di martedì scorso a S. Vito dei Normanni; la protesta per dire «Basta» è fissata per mercoledì prossimo, 13 settembre, al mattino davanti alla sede della asl di via Napoli al quartiere Casale. Ad organizzare la manifestazione il «Comitato "la voce del Cittadino"» di San Vito dei Normanni, il «Cobas Brindisi», il «Comitato NO Enfiteusi» di San Michele Salentino, rispettivamente con i rappresentanti apicali Brancasi, Aprile e Chirico.
«Forse neanche se ci fosse stato il tempestivo intervento del medico, se in quel momento a bordo del servizio del 118 ci fosse stato, avrebbe potuto evitare l’evento drammatico accaduto ieri (martedì 5 settembre, n.d.r.) a San Vito dei Normanni con la morte per un malore improvviso di un uomo», dicono in una nota e proseguono così: «Una cosa però è certa», «da testimonianze di persone presenti sul posto, l’auto medica è arrivata circa mezz’ora dopo l’ambulanza del servizio del 118». E considerano: «Eventi cosi tragici non possono e non devono accadere e le parole di circostanza non servono a nulla». E riprendono: «Chi riveste incarichi di responsabilità e competenza, ha l’obbligo morale ed Istituzionale di scongiurarli. Sacrosanto è il diritto alla salute per tutti e la Costituzione è lì a garantirlo. Questo contributo e questa tragica segnalazione - dicono ancora - per comunicare e denunciare ancora una volta le criticità sanitarie riguardanti la comunità sanvitese in particolare, a tutt’oggi, sprovvista della figura del medico sul servizio di emergenza ed urgenza 118».
E ancora fanno «presente che inutili sono stati i tentativi di sensibilizzazione sulla delicata problematica dei vari Direttori Generali che in questi anni si sono avvicendati e dei vertici dell’Ordine dei Medici provinciali, con i quali abbiamo avuto diversi infruttuosi incontri fatti di parole e tiepide assicurazioni. L’ultima richiesta con l’attuale nuovo Direttore Generale è rimasta ad oggi senza riscontro - proseguono -. Al riguardo, inascoltati sono rimasti anche gli accorati appelli lanciati attraverso una petizione popolare con la raccolta di circa 1.000 (mille) firme di cittadini, a suo tempo indirizzate alla Direzione generale ASL e comprendente tra le altre, una nutrita rappresentanza della comunità di San Michele Salentino, Carovigno-Serranova».
E Brancasi, Aprile e Chirico aggiungono: «Definire d’urgenza ed emergenza un servizio pubblico sottraendogli anche l’importante figura professionale di un medico a bordo, ci sembra una palese contraddizione ed una evidente e ulteriore penalizzazione se riferita ai livelli essenziali di assistenza».
Da qui le conclusioni: «Poichè il perdurare di tale carenza e povertà sanitaria sul nostro territorio, composto per la maggior parte da persone anziane, non è più tollerabile, occorre passare dalle parole ai fatti e ripristinare senza ulteriore perdita di tempo la fondamentale figura del medico sul servizio del 118». «Tocca a Voi trovare una soluzione, ad ognuno doveri e coscienza - scrivono Brancasi, Aprile e Chirico ai vertici locali della sanità pubblica -, con la salute non si scherza e per questo una nostra delegazione, nel nome della paziente, ma ormai stanca, popolazione sanvitese, nella mattinata di mercoledì 13 settembre p.v. lo chiederà a gran voce e con forza, a codesta Direzione Generale presso gli Uffici Asl di via Napoli».