Mesagne - Oggi e domani la cittadina messapica ritorna ad essere la capitale della grafologia forense. Ritorna perché lo è da diversi anni... «Quando nel 1999 Marisa Aloia venne a Mesagne per la prima volta, vide una città in marcia verso il riscatto e chiese se c’era la possibilità di organizzare un convegno per operatori del diritto, nel corso dell’anno 2000 che avesse come argomento la grafologia forense - spiegano gli organizztaori dell’evento -. La proposta fu accolta, non solo da coloro che in Puglia operano nell’ambito della perizia grafica ma soprattutto dall’Ordine degli avvocati presieduto dal compianto Francesco Morgese e da parte dell’Amministrazione comunale guidata dal prof. Damiano Franco. L’avvocato Morgese, presidente dell’Ordine degli avvocati per agevolare l’organizzazione offrì una somma cospicua, mentre l’Amministrazione comunale si premurò di offrire ospitalità ed infrastrutture che permisero di realizzare il primo convegno celebrato il 24 giugno dell’anno 2000».
E da lì in avanti questa è la storia di consensi sempre crescenti. «Mesagne aveva poche stanze per ospitare relatori e convegnisti al punto tale che ogni volta che si interrompevano i lavori si accompagnavano i partecipanti a Brindisi presso l’hotel Barsotti appositamente requisito dall’organizzazione - proseguono quanti ci sono sempre stati ad organizzare il convegno -. Ma quanto fatto in questo quarto di secolo rimane negli annali dell’Istituto di Grafologia Forense perché Mesagne è stata portata da propri concittadini in Australia, in Francia, in Romania, in Polonia presentando ricerche di carattere scientifico ed ottenendo riconoscimenti da varie Università estere».
Ed eccoci al XII Convegno. «Quest’anno come di routine si è cercato di tornare alla normalità, dopo la drammatica esperienza Covid 19, tentando di ritornare ai Convegni “in presenza” che dal punto di vista pratico permettono non solo di ascoltare relazioni e partecipare alla discussione in modo diretto ma soprattutto scambiare e condividere esperienze tra i vari addetti ai lavori, sapere modalità e comportamenti nell’ambito del settore giuridico nei vari Tribunali d’Italia ma anche dialogare con colleghi che operano nello stesso settore in altre nazioni, soprattutto europee».
A Mesagne si è fatta cultura formativa per «operatori del diritto», per molti anni attraverso serrate dialettiche e confronti che il più delle volte hanno portato a soluzioni operative veramente innovative e interessanti.
«Quella di oggi è stata una scelta mista con svolgimento in presenza con una quindicina di relatori e online con altri dieci relatori e partecipanti divisi anche loro in presenza ed online - spiegano i promotori -. L’interesse dell’iniziativa è testimoniata dai numeri con oltre cinquantina di grafologi forensi e circa duecento avvocati, oltre alla testimonianza che farà il dott. Pier Luigi Maria Dell’Osso che nel porre il saluto rivolgerà l’attenzione sulla questione degli ausiliari del giudice e dei loro contributi. Nello specifico - si precisa - il coordinamento scientifico dell’evento è stato affidato alla dott.ssa Marisa Aloia psicoterapeuta e grafologa forense di Prato che ha messo insieme un numero veramente cospicuo di esperti nel settore operanti sia in Italia che all’Estero. Dalla Romania sono arrivati il prof. Sorin Alamoreanu dell’Università di Cluj-Napoca e Cristhian Mihes preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Oradea. Altra presenza interessante è quella di Olga Cataraga Director Senior National Center for Judicial Expertise Republic of Moldova e dei responsabili delle associazioni nazionali dei grafologi forensi professionisti Roberto Travaglini (Bologna), Lorella Lorenzoni (Lucca), Salvatore Caccamo (Catania). Presenti anche alcuni gruppi di lavoro che hanno operato nell’ambito della ricerca nello specifico settore della scrittura come il prof. Angelo Marcelli (Università di Salerno), Claudio De Stefano (Università di Cassino), il dott. Sergio Frontini ricercatore nell’ambito del movimento della scrittura, il dott. Vincenzo Tarantino ed Ezio Provaroni, l’avv. Gennaro Mazza (Napoli), il dott. Giovanni Bottiroli (CNR Pavia)».
L’argomento di discussione scelto è l’ipotetico protocollo da seguire nella attività di verifica e comparazione della grafia sulla base di esperienze italiane e tenendo presente quanto già esiste in Europa con l’ENFSI (European Network of Forensic Science Institutes).
«Noi siamo per una cultura di formazione fatta di ricerca ed operativa, - ha dichiarato Giuseppe Giordano, presidente dell’IGF locale - una cultura specifica e settoriale. Spiace se la nostra attività è considerata elitaria; ai lavori che si svolgeranno oggi e domani presso l’Auditorium del Castello normanno-svevo di Mesagne, sono ammessi anche uditori. Ed il nostro unico limite è la capienza del locale limitato a 98 presenze. Di certo quella che proponiamo noi è una cultura che lascia il segno e serve al miglioramento della società in genere e al di là delle polemiche segnaliamo che nella nostra iniziativa non c’è utilizzo di denaro pubblico, nell’anno di Mesagne capitale della cultura in Puglia e non per nostra scelta».