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Brindisi, locale del centro ferma la musica: «Noi minacciati dai residenti»

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, locale del centro ferma la musica: «Noi minacciati dai residenti»

L’altra faccia della movida. Il Comune non decide, i gestori: stop all’intrattenimento

Martedì 22 Agosto 2023, 12:33

BRINDISI - L'altra faccia della movida. Gestori minacciati dai residenti, sospendono tutte le attività con intrattenimento musicale a partire dal 20 agosto. Si tratta dei soci della «100 Vini Srl» - locale di via Conserva a Brindisi - che scrivono al sindaco Marchionna una lettera aperta, stanchi dei dissidi e delle incomprensioni con i residenti cui sono seguite le minacce e le tentazioni di «farsi giustizia da soli». È l'altra faccia della medaglia della controversa estate brindisina in assenza di una ordinanza sindacale che regolamenti la deroga oraria ed il superamento dei limiti delle emissioni sonore in zona centro urbano, la cosiddetta ordinanza per «regolamentare la movida molesta». La materia, ad estate ormai agli scampoli, resta ancora indeterminata - ossia valgono le regole fissate dalla Legge Regionale 03/2002 – non essendo stata emanata una nuova ordinanza dopo lo stop imposto dal Tar di Lecce, il 22 luglio scorso - in seguito al ricorso dei residenti del centro storico rappresentati dal Comitato «Civilmente in Centro» - al Comune di Brindisi sospendendo l'efficacia di una prima ordinanza. Da allora i tentativi di mediazione per arrivare ad una soluzione che potesse contemperare le esigenze delle parti in causa sono proseguiti, ma al momento la situazione è rimasta in alto mare dal momento che alle consultazioni non è seguito alcun atto amministrativo. E per giunta sono iniziati ad arrivare i primi provvedimenti delle Forze dell'ordine con la sospensione per 7 giorni di due attività commerciali proprio nel periodo a cavallo del ferragosto, quindi in una fase in cui le attività riescono a fare cassa.

In questo limbo si inserisce la lettera aperta al sindaco dei soci della «100 Vini Srl».

«Vittime di questa situazione ingarbugliata tra Comune, residenti e Tar preferiamo sospendere tutte le attività con intrattenimento musicale onde evitare situazione (già accadute) di minacce e violenze da parte dei residenti, sentendosi autorizzati da questa situazione poco chiara, decidono di farsi giustizia da soli». Così esordiscono Pierfrancesco Greco, Giuseppe De Mitri e Marco Spada.

«Siamo una realtà - denunciano i tre soci - di quasi due anni, e in questi due anni non abbiamo mai avuto problemi con il vicinato né tanto meno problemi di ordine pubblico o qualsiasi altro genere, ma di fronte all’ennesimo sopruso da parte di residenti atti a difendere chissà quale ideale, essendo sempre noi al di qua del limite della legalità̀, ci sentiamo abbandonati a noi stessi e quindi inermi di fronte a certe situazioni». La «100 Vini Srl» si riserva inoltre di «agire per vie legali nei confronti dei residenti ritenutisi responsabili di determinati atteggiamenti e minacce nei confronti del personale e della clientela». La situazione quindi resta quindi tutta da regolamentare, quando una decisione da parte dell'Amministrazione potrebbe ben chiarire i confini tra i diritti degli esercenti a svolgere la propria attività con determinate regole e quello dei residenti ad avere diritto al giusto riposo che meritano. Intanto si è deciso di non decidere con l'unico risultato di aver acuito il solco tra commercianti e residenti, che proprio non giova a nessuno e vede tutti perdenti.

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