Sabato 06 Settembre 2025 | 15:56

Droga a fiumi per la Fasano bene, la prescrizione salva 12 indagati

 
Mimmo mongelli

Reporter:

Mimmo mongelli

Droga a fiumi per la Fasano bene, la prescrizione salva 12 indagati

Udienza davanti al gup: solo in 11 finiranno a processo. Nelle intercettazioni tanti fasanesi, spesso 18enni e insospettabili, usavano parole in codice per ordinare la droga

Domenica 30 Luglio 2023, 13:43

FASANO - Traffico di droga, indagine con 23 indagati: i difensori di 12 di loro incassano sentenza di non luogo a procedere in quanto i reati contestati ai loro assistiti sono «estinti per intervenuta prescrizione».

L’udienza preliminare, dopo una lunga serie di rinvii, si è svolta giovedì della scorsa settimana. Come preannunciato, il collegio difensivo ha dato battaglia proprio sul tema della prescrizione dei reati. E il gup del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, dopo aver ascoltato le argomentazioni dei difensori degli indagati, si è ritirata ed ha emesso la sentenza dopo quattro ore. Per dodici dei 24 indagati (23 di loro sono fasanesi, uno è cistranese) il giudice ha deciso il non luogo a procedere.

Sulla base di tale pronunciamento del giudice dell’udienza preliminare, quindi, non dovranno affrontare il processo Fabio L., 35 anni, Antonio S., 38 anni, Regina B., 28 anni, Angelo G., 32 anni, Vito A., 28 anni, Francesco S., 28 anni, Pasquale Q., 56 anni, Donato C., 29 anni, Raimondo L., 27 anni, Luigi V., 29 anni, Andrea A., 42 anni, e Giovanni C., 48 anni.

Con la stessa sentenza il gup Gilli ha invece rinviato a giudizio Mariano M., 28 anni, Francesco M., 21 anni, Vito B., 45 anni, Leandro T., 33 anni, Roberto R., 43 anni, Leonardo L., 27 anni, Nicola C., 33 anni (cistranese), Francesco P., 39 anni, Denis L., 32 anni, Tommaso B., 31 anni.

L’indagine è datata. Risale al 2015. Hashish, marijuana e cocaina: i 23 fasanesi, molti dei quali sono persone già note alle forze dell’ordine e sono stati coinvolti in altre indagini per fatti di droga, «commerciavano» sostanze stupefacenti di ogni tipo. Non sapendo di avere il fiato dei carabinieri sul collo, per mesi, nella primavera del 2015, i presunti pusher hanno continuato a fare affari d’oro trafficando in droga mentre gli investigatori ascoltavano le loro conversazioni telefoniche e monitoravano i loro spostamenti. Le (a volte) incomprensibili dinamiche dell’alchimia giudiziaria hanno evitato agli indagati, o almeno a coloro che avevano un ruolo di primo piano all’interno dell’attivissimo gruppo di spaccio, misure cautelari. A distanza di sette anni dall’indagine dei carabinieri il magistrato inquirente chiuse le indagini e, nel marzo scorso, ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per i 23 indagati.

Il «solito» linguaggio cifrato - nelle conversazioni telefoniche tra gli indagati l’hashish veniva chiamato «Gino» e la marijuana «Maria» - oltre ad una serie di trasferte nel Salento per approvvigionarsi di «erba» e di cocaina. I carabinieri hanno documentato questo e tanto altro nel corso dell’indagine. Così come hanno anche documentato un’infinita serie di cessioni di sostanza stupefacente da parte degli indagati a ragazzi fasanesi che all’epoca erano appena più che maggiorenni. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari figurano i nomi di decine e decine di fasanesi - ragazze e ragazzi che all’epoca non avevano neanche vent’anni - che erano soliti rivolgersi ai presunti pusher per acquistare cocaina, hashish e marijuana. E se l’elenco dei presunti spacciatori non riserva alcuna sorpresa, trattandosi di individui già noti, diverso è il discorso per i loro «clienti», tra i quali figurano tanti insospettabili.

Giovedì scorso le strade degli indagati si sono divise: il gup si è presa 30 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)