Sabato 06 Settembre 2025 | 11:37

Brindisi, contro gli incendi estivi si punta sulla prevenzione

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

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Tutte le componenti già in allerta per ovviare ad eventuali emergenze. Le direttive impartite la scorsa settimana dal prefetto durante un vertice con i sindaci

Sabato 24 Giugno 2023, 13:33

BRINDISI - Con l’arrivo della bella stagione e il graduale aumento delle temperature inizia a... suonare il campanello d’allarme in relazione alla piaga tipicamente estiva degli incendi.

Brindisi, in realtà, è la cenerentola tra le province pugliesi quanto a numero di roghi registrati nel 2022, ma l’attenzione deve ugualmente restare alta, soprattutto sotto l’aspetto della prevenzione, l’arma più efficace contro il rischio di incendi.

In quest’ottica, la macchina organizzativa è già pienamente operativa, in attuazione del resto delle direttive impartite la scorsa settimana dal Prefetto, Michela La Iacona, durante un vertice con i sindaci dei comuni del territorio brindisino e con i rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della protezione civile, dell’Anas e della Rete Ferroviaria Italiana. In quella sede, è stato rivolto l’invito ai sindaci di adottare ogni utile iniziativa atta a prevenire le cause di rischio incendi richiamando, nello specifico, l’importanza dello strumento delle ordinanze volte a dettare puntuali prescrizioni, con segnato riguardo alla pulizia dei terreni privati, esortando i primi cittadini ad intensificare le attività di controllo, con il coinvolgimento delle Polizie Locali, per l’osservanza delle stesse ordinanze, applicando, in caso di violazione, le sanzioni previste, affinché tutte le norme precauzionali non rimangano inattuate.

Le Amministrazioni comunali sono state, altresì, sensibilizzate ad istituire, dove non ancora presente, o di tenere comunque aggiornato, il catasto delle aree percorse dal fuoco, con l’applicazione delle limitazioni di uso di cui alla legge 353/2000, nonchè di aggiornare i piani comunali di protezione civile per individuare un modello di intervento efficace, anche con specifico riferimento al rischio incendi.

Per una più proficua ed efficace azione di prevenzione, il Prefetto ha evidenziato altresì la necessità che tutti i Comuni del territorio siano dotati di una adeguata impiantistica idrica per l’approvvigionamento affinché le operazioni di spegnimento dei Vigili del Fuoco possano svolgersi con l’immediatezza e la prontezza richieste dal caso. Tra le azioni preventive è stata poi segnalata la fondamentale importanza della consultazione e attenta valutazione degli “avvisi di protezione civile – rischio incendi”, emessi dalla protezione civile regionale al fine di adottare, in caso di alto pericolo di rischio, tutte le necessarie conseguenziali misure.

Anche gli enti gestori delle reti viarie, ferroviarie e delle infrastrutture sono stati sensibilizzati ad adottare ogni necessario intervento di pulizia e di manutenzione della vegetazione al fine di scongiurare rischi.

La normativa di riferimento è il decreto del presidente della giunta regionale n° 258 dello scorso primo giugno (“Dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi nell’anno 2023”), il quale ha imposto l’obbligo a tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche) del territorio comunale, relativamente al periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre, di rispettare quanto previsto e stabilito dal suddetto provvedimento. In attuazione e applicazione di quest’ultimo, anche i sindaci hanno provveduto ad emanare apposita ordinanza.

Il primo cittadino del capoluogo, Giuseppe Marchionna, ad esempio, lo ha fatto la scorsa settimana, imponendo una serie di divieti e obblighi da rispettare. Ad esempio, nei tre mesi estivi, nelle aree a rischio incendio boschivo, è vietato accendere fuochi, usare esplosivi e apparecchi a fiamma o elettrici, usare fornelli e inceneritori, fumare e gettare fiammiferi e sigarette accese, accendere fuochi d’artificio e abbandonare rifiuti. Inoltre, chiunque avvisti un incendio che interessi o minacci aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, è tenuto a darne immediata comunicazione alle competenti autorità locali riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell’evento.

Insomma, i servizi di prevenzione e di pronto intervento in caso di rogo sono già... con il motore caldo. E un occhio di riguardo, come di consueto, verrà riservato all’area protetta di Torre Guaceto allo scopo di impedire sul nascere il minimo focolaio che possa compromettere la complessa vegetazione esistente all’interno della riserva naturale.

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