BRINDISI - Il blocco temporaneo dei ricoveri (fino al 15 maggio secondo quanto annunciato dalla Direzione generale Asl di Brindisi) nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale «Dario Camberlingo» di Francavilla Fontana potrebbe essere solo la punta dell’hiceberg rappresentato dai problemi che, a causa della carenza di personale, potrebbero ulteriormente penalizzare la sanità brindisina da qui alle prossime settimane.
Questa almeno sarebbe la situazione secondo quanto reso noto dalla Cgil-Funzione pubblica in una nota - a firma di Clara Cleopazzo (segretaria Area Sanità Fp-Cgil) e Luca Ghezzani (Coordinatore Dirigenza sanitaria Ssn Fp-Cgil) - inviata alle massime autorità amministrative, sanitarie e politiche regionali e provinciali.
«L’Asl Brindisi dia inizio ad una nuova politica di assunzioni nei presidi sanitari», che sollecita azioni mirate in difesa della sanità pubblica brindisina, peraltro già da tempo al centro anche del confronto coi lavoratori dell’ospedale di Francavilla Fontana, «in cui - si spiega nella nota - sono emerse sia istanze individuali che collettive, per le quali la scrivente segreteria si riserva di utilizzare il sistema delle tutele individuali e collettive. Purtroppo - aggiungono i vertici di Fp Cgil -, nonostante le numerose, ed anche recenti, nostre sollecitazioni, nel merito delle gravi criticità organizzative dei Pronto soccorso dell’Asl Brindisi, salite agli onori della cronaca con l’episodio emblematico della denuncia all’autorità pubblica da parte del medico del Pronto soccorso brindisino avvenuta alcuni mesi fa, determinatesi a causa della progressiva quanto inesorabile inefficacia delle diverse procedure di reclutamento di personale dirigente già espletate nel corso dell’ultimo decennio, la risposta istituzionale è stata pressoché nulla».
Ed a sostegno di quanto affermato Cgil riporta dati e numeri: «Al Pronto soccorso di Francavilla, ad esempio, sono rimasti in organico - si legge nel documento sindacale - solo due dirigenti medici a tenere aperta la porta di accesso all’assistenza ospedaliera brindisina, oramai, non solo per il bacino di utenza, di 150-300mila abitanti, tipico di un ospedale di primo livello, quale è il “Dario Camberlingo” (come da Piano di “Riordino ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del D.M. n. 70/2015 e delle Leggi di Stabilità 2016-2017” deliberato nel 2019, peraltro mai veramente applicato alla lettera nel territorio brindisino, considerate ad esempio nel presidio francavillese stesso la sostanziale mancata apertura dell’Obi, della terapia intensiva, dell’Spdc), ma anche a persone che provengono da altri territori al di fuori di quello di competenza dell’Asl brindisina. Anche questo Pronto soccorso (di Francavilla-ndr), come quello brindisino, in pratica è gravato da una domanda che esorbita - affermano dalla Fp Cgil - le sue dotazioni organiche e strutturali! Purtroppo, la risposta organizzativa è limitata alla richiesta di aiuto o a medici reclutati tra i liberi professionisti o a medici di altri reparti che o volontariamente debbono svolgere turni in prestazione aggiuntiva (ex articolo Art. 115, Tipologie di attività libero professionale intramuraria, comma 2), o vengono sottoposti a ordini di servizio!»
«Tale adeguamento della dotazione organica, attraverso strategie di “rinforzo temporaneo”, è, in pratica, unicamente un aumento della forza bruta, una misura troppo limitata e controproducente - scrivono Cleopazzo e Ghezzani - che non potrà che ridurre la gratificazione personale ed il senso di appartenenza all’azienda dei lavoratori dipendenti aumentando, contemporaneamente, il rischio clinico ed i rischi professionali, tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, al burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale: due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina».
Da qui la deduzione dei due dirigenti sindacali: «In una situazione del genere - sostengono - è evidente la difficoltà estrema nella pianificazione del lavoro medico nel Pronto soccorso francavillese secondo una turnazione adeguata alle esigenze di sicurezza delle cure di un bacino di utenza territoriale ed extraterritoriale: nell’impossibilità di organizzare le pronte disponibilità dei medici per il trasporto secondario, chi è che assiste - si chiedono Cleopazzo e Ghezzani - le persone che vengono inviate dal Pronto soccorso di Francavilla verso altri nosocomi?».
Quindi le richieste: «Preso atto di quanto sopra rappresentato, la scrivente organizzazione sindacale - si legge nella parte conclusiva della nota - chiede sia nominato il Direttore Mecau (Medicina e Chirurgia d’accettazione e urgenza) dell’ospedale “Camberlingo”; sia richiesta la disponibilità all'utilizzazione di tutte le graduatorie valide per dirigente medico Mecau delle Asl regionali ed extraregionali (considerati i precedenti dell’Asl Brindisi con cui, appunto, sono stati assunti alcuni dirigenti utilizzando graduatorie extra regionali); sia avviata una procedura concorsuale ai sensi del Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34, articolo 12 (Misure per il personale dei servizi di emergenza -urgenza), comma 1 in base al quale i requisiti di legge per l’accesso alla dirigenza medica dei Mecau sono stati estesi al personale medico che alla data di pubblicazione del presente decreto, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico del Ssn a tempo pieno, anche non continuative, presso i predetti servizi [...] ancorché non in possesso di alcun diploma di specializzazione».
Ordine medici Brindisi: «Preoccupa la chiusura di Ginecologia»
«Preoccupazione» viene espressa dall’ordine dei Medici di Brindisi in merito al provvedimento dell’Asl che ha disposto il «blocco dei ricoveri in Ostetricia e Ginecologia a Francavilla Fontana": lo si legge in una nota dell’ordine secondo cui questa è «una decisione che penalizza il territorio e aggiunge un sovraccarico di problemi organizzativi per l’ospedale «Perrino» di Brindisi, già in affanno per proprio conto, e strutturalmente impreparato a svolgere le funzioni di unico «punto nascita» dell’intera provincia».
«Preoccupazione - si legge ancora - che aumenta per possibili future decisioni dello stesso tenore che potrebbero riguardare altri servizi e reparti che scontano carenze di organico addirittura più gravi di quelle che hanno determinato la sospensione dell’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana. Il provvedimento della Asl per Francavilla Fontana, purtroppo, si inserisce in un filone di decisioni che continua a penalizzare il servizio pubblico provinciale e che quest’Ordine ha denunciato in più riprese e nel tempo riguardanti le situazioni dell’emergenza-urgenza, dei servizi radiologici, delle terapie intensive, delle chirurgie, dei punti nascita».