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Ostuni, pugno di ferro contro i botti di fine anno: l'obiettivo è la sicurezza

 
Redazione Brindisi

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Ostuni, pugno di ferro contro i botti di fine anno: l'obiettivo è la sicurezza

Il provvedimento commissariale vieta e prevede sanzioni pure per i commercianti che dovessero vendere petardi senza specifica autorizzazione

Giovedì 29 Dicembre 2022, 13:27

OSTUNI - Il Comune promette guerra a chi aspetta la notte di San Silvestro per dare libero sfogo alle conseguenze delle proprie frustrazioni facendo esplodere petardi di genere vietato o facendo fuoco con armi di qualsiasi genere, onde evitare situazioni di pericolo e ferimenti di persone, come purtroppo avviene oramai da troppi anni, ad ogni notte dell’ultimo dell’anno.

Il divieto di sparo abusivo di petardi, l’accensione di fuochi artificiali e l’uso di giochi pirici, è stato quindi sancito con una ordinanza (la numero 241) firmata già il 22 dicembre scorso dalla dottoressa Antonietta Lonigro della Commissione straordinaria prefettizia che guida l’Amministrazione civica di Ostuni.

Nel provvedimento si legge che «è vietato, su tutto il territorio comunale, durante il periodo delle festività natalizie, di fine e inizio anno e più precisamente dal 23 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023, l’utilizzo di petardi sulla pubblica strada, l’accensione di fuochi artificiali, l'uso dei giochi pirici e di ogni altro tipo di fuoco pirotecnico benché ammessa la libera vendita, in luogo pubblico o in luogo privato; l’utilizzo di petardi, fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all’art. 57 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps); la vendita ambulante di ogni tipo di fuoco pirotecnico; la vendita di ogni tipo di fuoco pirotecnico ai minori di anni 18; a tutti coloro che hanno la disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e vedute e simili, di usare e consentire a chicchessia l’uso di dette aree per l’effettuazione degli spari vietati dalla presente ordinanza; è vietato, in ogni caso, l'uso di articoli pirotecnici che superino la soglia di 120 decibel».

Perentorio, quindi, è anche il divieto imposto ai commercianti in merito alla vendita di tali artifici in assenza di autorizzazioni specifiche: «È fatto altresì divieto - si legge tra le altre cose nell’ordinanza - agli esercizi commerciali di vendere i suddetti prodotti, se non espressamente autorizzati».

L’uso sconsiderato di tali ordigni può infatti essere causa - e spesso purtroppo lo è stato - di danni materiali al patrimonio pubblico e privato, come pure all’ambiente naturale per effetto dell’inquinamento acustico e dell’aumento di polveri sottili nell’aria nonché possibili danni agli animali domestici. Ma soprattutto tale deleteria abitudine, per incompetenza nell’uso e per assenza di precauzioni minime nell’utilizzo, può trasformarsi in un serio pericolo per l’incolumità pubblica, arrecando danni in special modo ai minori che a volte maneggiano imprudentemente i botti nel tentativo di farli esplodere.

Nell’ottica quindi di attuare una più concreta protezione della cittadinanza dal rischio di infortuni provocati da questa pericolosa usanza, è stato emesso il provvedimento commissariale nel quale, fra le atre cose, viene specificato anche che «i trasgressori saranno puniti con la sanzione prevista dagli artt. 650 del Codice Penale e 17 (co. 2) del Tulps».

Almeno sulla carta, quindi la Città bianca sarà fra le città in cui non si potranno far esplodere fuochi artificiali, per assicurare la tutela della cittadinanza dai rischi connessi allo scoppio di petardi o di altro genere di giochi pirici. Copia del provvedimento, immediatamente esecutivo, è stata inviata al Prefetto di Brindisi ed al locale Commissariato di Pubblica sicurezza, al Comando di Polizia Locale, al Comando Stazione dell'Arma dei Carabinieri ed al Comando della Guardia di Finanza, affinché vigilino in ordine alla esecuzione delle disposizioni e per il controllo del territorio.

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