BRINDISI - La biblioteca provinciale potrà riaprire e per la Santa Teresa (società in house della Provincia) ed i suoi lavoratori si aprono prospettive importanti. È il frutto dell’intesa siglata, ieri mattina, dal vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, alla presenza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, per un adeguamento contrattuale di 46 lavoratori impegnati nelle biblioteche, nei musei e nelle pinacoteche che la Regione gestisce attraverso la rete dei Poli Biblio-Museali di Foggia, Brindisi e Lecce. L’intesa comporta un incremento del 70 per cento dell’investimento regionale e l’applicazione del contratto collettivo nazionale di Federculture. «Questo - commenta Piemontese - è un risultato per nulla scontato, frutto di un impegno corale, stimolato dai lavoratori e dai sindacati e raccolto dal governo regionale, dal dipartimento per la Cultura, dal Teatro Pubblico Pugliese e da tutte le strutture regionali con un’attenzione all’altezza di una precisa strategia che, da cinque anni, ci porta a mettere a valore un grande patrimonio di beni, conoscenze ed esperienze».
L’accordo è stato sottoscritto con Tony Matarrelli, presidente della provincia di Brindisi, ente proprietario unico della società per azioni Santa Teresa, dove, dopo la riforma delle Province, sono stati incardinati servizi e professionalità di cui la Regione Puglia si è assunta la gestione e per cui ha garantito il finanziamento dei contratti di lavoro. L'investimento regionale passa a complessivi 1 milione e 530 mila euro all’anno, il 70% in più di quanto stanziato fino a quest’anno.
«Un accordo importantissimo - spiega Matarrelli - . La Santa Teresa è la società in house su cui punta la Regione per la valorizzazione del patrimonio bibliomuseale di cui si è fatta carico la regione. A fronte dei 945 mila euro precedentemente impegnati la Regione investe 1,538 milioni di euro dando lavoro oltre alle 28 persone a Foggia, 6 a Brindisi e 5 a Lecce ad altre 7 a Brindisi. Questo permetterà la riapertura della biblioteca provinciale. Altro fattore importante è che ai lavoratori viene riconosciuto il contratto di categoria con un miglioramento del trattamento e la Provincia potrà liberare altre risorse per la Santa Teresa. Questo perché il trasferimento risorse avverrà direttamente alla Provincia che poi li girerà a Santa Teresa. Sembra una cosa da nulla ma questo permetterà di liberare un plafond del 20% dai trasferimenti della Regione che può essere usato per altri lavori. È una cifra importante 850-900 mila euro con cui possiamo dare garanzie ad altre 30 persone circa della Santa Teresa».