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Brindisi: parto indolore, domani inizieranno i lavori

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi: parto indolore, domani inizieranno i lavori

L'ospedale Perrino di Brindisi

Il direttore generale Asl Roseto chiede un nuovo ospedale: «Il Perrino è inadeguato per soddisfare l’utenza»

Domenica 17 Luglio 2022, 13:19

BRINDISI - Arriva, dopo anni di battaglie, la realizzazione di una sala operatoria per la partoanalgesia (il parto indolore), mentre si ravvisa la necessità della realizzazione di un altro ospedale al posto del Perrino che risulta sempre più inadeguato rispetto alle esigenze dell'utenza e si fa sempre più urgente il bisogno di un intervento serio della Regione per colmare la paurosa mancanza dei mancanza di medici che rischiano – come paventa il direttore generale della Asl Flavio Maria Roseto – di provocare una «interruzione di pubblico servizio».

Nella Sanità brindisina che annaspa a rendere un servizio in linea con la richiesta di salute proveniente dal territorio c'è, comunque, qualche buona notizia. Domani partiranno, al nono piano dell'ospedale Perrino, i lavori di ristrutturazione dell'Unità operativa di Ostetricia e ginecologia, diretta da Paolo Amoruso, con la realizzazione di una sala operatoria per la partoanalgesia, di cui il territorio aveva bisogno. Necessità sorta dopo la chiusura del punto nascite della clinica Salus. E su cui da anni, in particolare, si è battuta Forza Italia con la sua dirigente Livia Antonucci. Un processo iniziato e poi interrotto anche per via della pandemia.

«L’avvio di questi lavori - ha commentato Amoruso - è un motivo di grande orgoglio e soddisfazione: grazie all'input della direzione generale che ha recepito le nostre esigenze siamo arrivati alla cantierizzazione. Con 1300 parti - l'anno, di cui 600 con taglio cesareo, il nostro è un reparto di secondo livello. Insieme all'ospedale di Lecce siamo centro di riferimento per il Salento e affrontiamo ogni giorno problematiche che vanno dal parto prematuro a tutta la patologia ostetrica. Una sala operatoria al piano è fondamentale per fronteggiare le emergenze, in linea con le normative regionali e nazionali».
Sempre al Perrino, proseguono secondo cronoprogramma i lavori per la realizzazione di 23 posti letto di Terapia intensiva al quinto piano che si aggiungeranno a quelli già attivi. I lavori sono realizzati nell'ambito dei finanziamenti per il potenziamento della rete ospedaliera previsti dal Decreto Rilancio del 2020.

La Asl di Brindisi ha inoltre affidato nei giorni scorsi la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori per la realizzazione di un padiglione esterno da destinare al Day Hospital Oncoematologico e di ambulatori per l’Unità di Dermatologia.
«Si tratta di azioni importanti - dice il direttore generale Flavio Roseto - che renderanno più funzionale la struttura ospedaliera e consentiranno di ampliare l’offerta di assistenza ai nostri cittadini. Benché - continua - siamo convinti che per la città di Brindisi, e per tutta la provincia, la vera soluzione sia quella di costruire un nuovo ospedale, e per questo abbiamo già avviato da tempo un dialogo con la Regione e il Comune».
In attesa di un eventuale interessamento su questo tema Asl e Comune, per martedì prossimo hanno annunciato una conferenza stampa congiunta in cui saranno spiegate una serie di azioni per cercare di superare alcune delle criticità più urgenti.

E su queste interviene il consigliere regionale Alessandro Leoci (Con), rivolgendo un appello per sollecitare il Dipartimento di Prevenzione, l’Assessorato competente e tutto il Consiglio regionale affinché «si predisponga un piano operativo che ponga subito rimedio alle criticità (del Perrino e in provincia di Brindisi Ndr) per rendere efficienti i servizi ospedalieri».
Leoci ricorda le tante difficoltà vissute dalla Asl di Brindisi: «Le ripetute segnalazioni dei pazienti stremati dai tempi lunghissimi di liste di attesa, dalla permanenza media compresa tra le 7 e le 12 ore nei Pronto Soccorso, dall’inadeguatezza della strumentazione per esami radiodiagnostici. Le richieste che la Direzione generale ASL Brindisi ha rivolto in questi ultimi giorni alla Regione, al fine di intervenire quanto prima per risolvere le problematiche più urgenti. In particolare ci si riferisce alla carenza dei medici presso i Pronto Soccorso della ASL Br, nei quali ne sono attualmente in servizio diciotto anziché quarantacinque. Stesso dicasi per il Servizio del 118, dove la carenza di medici è di circa 30 unità». E conclude: «Come affermato dalla direzione generale della locale Asl: “Nonostante le procedure straordinarie messe in atto, secondo le disposizioni regionali, la situazione rimane critica e potrebbe portare a una possibile riduzione delle attività in emergenza con conseguente interruzione di pubblico servizio”. Per evitare che questo scenario limite si concretizzi ulteriormente occorre una seria presa di coscienza da parte del mondo politico regionale».

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