BRINDISI - Una discarica a cielo aperto, nel cortile e a pochi metri da uno degli ingressi dell’Asl di via Dalmazia.
Accade anche questo e a poco (anzi, a nulla) è valso il maldestro tentativo, effettuato in fretta e furia, di nascondere lo scempio, spostando di qualche metro il cumulo di rifiuti dietro l’angolo, in modo da non farlo rientrare nel campo visivo di utenza e gente in transito. Chi ci ha messo “mano” (in pratica, trascinando il tutto alle spalle dell’edificio, lasciandolo poi ammucchiato accanto al muro) non ha invece pensato di rimuovere alcunché e così quell’ammasso di vecchi computer, sedie, quadri, assi e intere porte di legno e tanta altra roba ancora (compresi un sacchetto e due-tre buste piene) continua a giacere nel cortile dell’edificio che ospita la Asl.
Con ogni probabilità, si tratta di vecchie attrezzature e arredi portati fuori dagli uffici della stessa azienda sanitaria, in attesa che passi qualcuno a ritirarli e a portarli via. Un’attesa che, stando a quanto riscontrato dall’utente che ha segnalato il problema alla Gazzetta, si protrae ormai da quasi un mese. Quel cumulo di materiale non più utilizzato e abbandonato nel cortile rappresenta di certo un biglietto da visita davvero indecoroso per chi, visto il ruolo e i compiti svolti, dovrebbe al contrario offrire ogni minima condizione di igiene e salute. E, anche se nel suo contesto costituisce un caso particolare (non si vedono tutti i giorni cumuli di rifiuti all’interno di luoghi aperti al pubblico), non è purtroppo una rarità, atteso che di discariche di rifiuti se ne vedono in gran numero e in varie zone del territorio comunale, soprattutto nelle aree periferiche, lontani - salva la presenza di fototrappole - da occhi indiscreti.