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Oria è senza medico di base: «Costretti a pagarci i farmaci da 2 mesi»

 
Antonio Negro

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Antonio Negro

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Il grido di un cittadino di Oria, esausto dell’odissea che sta vivendo insieme alla moglie

Sabato 30 Aprile 2022, 12:35

15:05

ORIA - Centinaia di persone senza la possibilità di poter contare su un medico di famiglia e costrette a pagarsi per intero i farmaci. Il tutto, a causa dei ritardi che si registrano nelle procedure finalizzate a rimpiazzare i medici base che non possono più prestare servizio sul territorio di competenza avendo maturato la pensione oppure, più frequentemente, per aver ottenuto il prepensionamento dovito a motivi di salute, o per altre ragioni ancora.

È questa la incresciosa situazione con con cui diversi cittadini si trovano a dover fare i conti in alcune zone della provincia di Brindisi. Nel caso specifico, il grido d’allarme arriva dalla viva voce di un cittadino-utente di Oria, il signor Pompeo Gozzetto, che racconta quella che è ormai una vera e propria odissea che sta vivendo insieme alla propria moglie, a causa dei disagi generati da tale situazione: «Da un paio di mesi - lamenta il cittadino - 400/500 persone residenti ad Oria non hanno più il medico di famiglia ed a tutt’oggi gli enti preposti non hanno provveduto ad individuare il sostituto».

Una situazione che ha indotto il signor Gozzetto a chiedere spiegazioni già da duverse settimane: «Sono andato a Francavilla Fontana - racconta - per fare le mie rimostranze alla responsabile Asl di zona, anche perché da due mesi sia io che mia moglie siamo costretti a pagarci i farmaci e come noi tutte le persone che si trovano nelle nostre condizioni. Ma la dirigente in questione non ha saputo indicarmi soluzioni tranne che rassicurarmi sul fatto che a breve sarebbe stato nominato un nuovo medico. Ma da quel momento sono trascorsi due mesi senza che nulla sia cambiato. Da ultimo - prosegue il signor Gozzetto - mi sino recato anche presso la Guardia medica di Oria, dove ho spiegato la situazione al medico il servizio il quale però si è rifiutato di prescrivere i farmaci che giornalmente io e mia moglie prendiamo, avvalendosi di una legge che impone loro di prescrivere farmaci solo in caso di urgenze».

Insomma un condizione estenuante, che sta mettendo a dura prova molte persone e che lascia l’amaro in bocca: «Concludo - afferma il signor Gozzetto - dicendo che forse non sbagliamo a dire che la sanità al Sud funzionava male e continua a funzione peggio».

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