BRINDISI - Quattro giovani turiste spagnole, una bellissima giornata di festa, un mare da favola ma... le spiagge ancora piene di detriti e rifiuti. Ecco il biglietto da visita offerto ieri (ma anche nell’intero ponte del 25 aprile e in quello di Pasqua) ad un gruppo di ragazze straniere in vacanza a Brindisi che, in mattinata, avevano pensato bene di trascorrere alcune ore sul litorale, scegliendo l’ex lido Poste. Scese dal bus, hanno imboccato la stradina sterrata che porta giù sulla spiaggia quando la prima della fila ha esclamato «Dios mio, que suciedad», in segno di disappunto («Mio Dio, che sporcizia») per l’arenile pieno zeppo di detriti e rifiuti. Fortemente contrariate, hanno comunque proseguito, trovando poi - buon per loro - un «fazzoletto» di spiaggia pulito nei 5-6 metri più vicini alla riva.
Ora, non è dato sapere come poi è andata la successiva permanenza al mare delle giovani turiste spagnole, ma quel che è certo è che si è persa un’altra - l’ennesima - buona occasione per evitare di fare una figuraccia. Quei 5-6 metri ripuliti in fretta e furia (così almeno parrebbe, atteso che sulla sabbia ieri mattina erano visibili gli inconfondibili segni lasciati dai mezzi utilizzati per la pulizia delle spiagge) sono stati un... contentino rispetto al vergognoso scenario riscontrato dai... sei metri in poi dalla battigia, con detriti e rifiuti inopinatamente lasciati ammassati sotto gli occhi dei bagnanti (ancora pochi in verità, ma forse proprio perché in alcuni casi scoraggiati dalle condizioni igienico-sanitarie). Ecco, in definitiva, cosa accade sul litorale brindisino a soli cinque giorni dall’avvio della nuova stagione balneare (fissata nell’ordinanza regionale al 1° maggio). E se addirittura a Cala Materdomini alcuni tronchi portati a riva dalle mareggiate continuano a restare da giorni sulla sabbia senza che nessuno li rimuova vuol dire proprio che il disinteresse regna sovrano.