Ci sono anche Brindisi e Bari nella vittoria di Avio Aero sul colosso francese Safran nell'aggiudicazione di una importantissima commessa. Airbus ha selezionato Avio Aero dall'Italia per alimentare il sistema aereo senza pilota Eurodrone con la sua soluzione di motore ed elica, denominata Catalyst. La notizia delle ultime ore, che premia l'azienda italiana, entusiasma anche Brindisi dove la società (Avio Aero con sede a Torino fa parte del colosso Ge Aviation) ha un importante stabilimento.
Il successo arriva dopo una gara d'appalto competitiva e di un'ampia fase di analisi tecnica che ha premiato, alla fine, una eccellenza italiana. «Questa selezione è un passo avanti decisivo e garantirà che il programma Eurodrone possa procedere nei tempi, nei costi e in linea con le specifiche stabilite dai nostri clienti. Il Catalyst è stato identificato come la migliore soluzione basata su prestazioni superiori, minor rischio di sviluppo, una migliore economia in servizio e un potenziale di crescita. In linea con le esigenze dei clienti, Catalyst offrirà una soluzione veramente europea e contribuirà così al ruolo generale di Eurodrone come fattore di autonomia strategica», ha affermato Jean-Brice Dumont, Head di aerei militari presso Airbus Defence and Space.
Il Catalyst è un motore collaudato in volo, interamente sviluppato e prodotto in Europa. Oltre al programma Eurodrone, questo motore è stato concepito come 100% ITAR-free (International Traffic in Arms Regulation), consentendo così l'indipendenza dalle possibilità di esportazione ed evitando requisiti aggiuntivi prima dell'autorizzazione all'esportazione. Nell'ambito delle sue responsabilità come principale subappaltatore per questo importante programma europeo di collaborazione, Airbus Defence and Space è responsabile della selezione del fornitore del motore. Gli aspetti chiave nella selezione dei fornitori di Eurodrone sono la competitività, le prestazioni, la capacità di soddisfare l'esigente programma di consegna e la capacità di soddisfare la domanda in servizio. A salutare con enfasi questo successo italiano il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (Fi): «È una vittoria che premia l'eccellenza italiana in campo tecnologico: sinonimo di competenza e affidabilità, qualità riconosciute e affermate in tutto il mondo. È un successo per l’Italia: lo è soprattutto perché giunge in un momento che vede l’Europa riconoscere l’importanza di forze armate all’avanguardia prestando particolare attenzione agli investimenti nel settore militare. Questa commessa, non solo conferma la superiorità dell’industria italiana della difesa ma premia il lavoro dei nostri ingegneri, tecnici, progettisti e operai».