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Brindisi, l'eroina è tornata di moda e la si trova ovunque

 
Mimmo Mongelli

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Mimmo Mongelli

eroina

Costa anche meno, poco più della metà della cocaina e si sta ricavando un proprio mercato sulle piazze dello spaccio

Venerdì 09 Luglio 2021, 14:03

Brindisi - L’eroina... è tornata. In realtà non se ne è mai andata. È stata sempre lì. Costa anche meno, poco più della metà della cocaina e si sta ricavando un proprio mercato sulle piazze dello spaccio del Brindisino. Lo dicono i numeri delle persone che vengono segnalate al Prefetto dai carabinieri dopo che vengono trovate in possesso di piccoli quantitativi di eroina. Siamo di fronte ad un vero e proprio fenomeno sociale che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.

Lo conferma – semmai ce ne fosse ulteriore bisogno – l’operazione della Polizia dei giorni scorsi: gli investigatori della Questura di Brindisi hanno recuperato, a conclusione di un lungo e rocambolesco inseguimento, un carico di 12,5 chili di eroina. Il presunto corriere è stato arrestato ed è finito in carcere. E’ un 30enne brindisino già noto alle forze dell’ordine per fatti legati allo spaccio di droga.


Lo spaccio di eroina è cresciuto – almeno questo è il sentore che hanno le forze dell’ordine – e ha assorbito una nuova clientela. L’utente medio ha circa 25 anni, è incensurato, senza grossi problemi in generale, senza neanche una particolare attenzione a nascondere a casa il problema e senza nessuna voglia di chiedere aiuto. Si tratta di ragazzi che prendono tranquillamente l’eroina ma non hanno capito che cosa sia effettivamente. È tornata ad essere una sostanza per giovani, ad avere una nicchia che si allarga sempre di più: il crollo del prezzo, l’aumento della disponibilità, ma soprattutto l’eroina “fumata”, hanno finito per sdoganarla e ridurla al rango delle droghe leggere, almeno nell’idea di molti.

Il mercato offre anche degli «assaggini», le microdosi che vengono smerciate a un costo che oscilla tra i 5 e i 7 euro. A volte i pusher le regalano, un piccolo «cadeau» per far assaggiare uno sballo nuovo. Un fatto che ha reso queste sostanze alla portata di tutti, in particolare dei ragazzi. Siringa, cucchiaio, accendino sono ricordi di un fenomeno di massa molto datato. È cambiato il contesto. L’eroina è sicuramente molto più accessibile di una volta ed è diventata una droga sulla quale le nuove generazioni sono meno consapevoli di quanto non lo siano state quelle che le hanno precedute. Lo spaccio e il consumo sono cambiati. Chi l’acquista la fuma, la sniffa, non se la inietta. Gode e pensa di non rischiare la vita.

L’uso, la produzione e il consumo sembrano sostanzialmente essersi aggiornati, spostando il target della utenza media verso nuovi soggetti. Gli spacciatori, che sono sempre molto attenti e sensibili a quelli che sono i mutamenti degli orientamenti del mercato, se ne sono accorti e si sono immediatamente adeguati. Se per un lungo periodo, quando questa sostanza stupefacente era ritenuta demodè, chi le è restato fedele è stato costretto a trasferte in altre province per approvvigionarsi della “roba”, adesso non è più così: l’eroina è tornata a trovarsi praticamente ovunque. Basta sapere a quali “porte” andare a bussare.

Le morti per overdose non rappresentano più un criterio per definire le effettive dimensioni del fenomeno. I nuovi consumatori di eroina in due casi su tre non si iniettano la sostanza, ma la fumano. Coloro che fumano eroina hanno un rischio di overdose pressoché inesistente.

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