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Brindisi, giudice arrestato Galiano non risponde alle domande del gip: collaborano altri 2 indagati

 
Redazione online

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Brindisi, così il giudice Galiano punta ai soldi del Psr: ipotesi di truffa alla Regione

Interrogato in videoconferenza nel carcere di Melfi

Lunedì 01 Febbraio 2021, 18:23

19:24

BRINDISI - Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere il giudice civile Gianmarco Galiano, arrestato giovedì scorso a Brindisi insieme ad altre cinque persone nell’ambito di una indagine coordinata dalla procura di Potenza per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. Galiano, assistito dall’avvocato Raul Pellegrini, si trova nel carcere di Melfi ed è è stato sottoposto oggi pomeriggio all’interrogatorio di garanzia in videoconferenza dal gip di Potenza Lucio Setola.

La scelta di non parlare, a quanto si apprende dal legale, è dovuta alla necessità difensiva di avere un quadro completo rispetto alle contestazioni prima di rispondere alle domande. Sono ora in corso gli interrogatori delle altre due persone per cui è stato disposto il carcere: il commercialista Oreste Pepe Milizia, ritenuto il braccio destro di Galiano, e l'imprenditore Massimo Bianco.

Gli altri tre arrestati e messi ai domiciliari, l’avvocata Federica Spina (ex moglie di Galiano) e la presidente dell’ordine degli Ingegneri di Brindisi, Annalisa Formosi (ex moglie di Pepe Milizia), e l'avvocato Francesco Bianco, saranno ascoltati a partire da domani a Potenza.

Hanno scelto di rispondere alle domande del gip e hanno fornito chiarimenti sulla propria posizione il commercialista Oreste Pepe Milizia e l’imprenditore Massimo Bianco, entrambi condotti in carcere giovedì scorso nell’ambito dell’inchiesta per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, abuso d’ufficio e riciclaggio che ha portato anche all’arresto del giudice civile di Brindisi Gianmarco Galiano. I due sono stati interrogati nel pomeriggio dal gip di Potenza, Lucio Setola. I legali, Roberto Palmisano per Pepe Milizia, Domenico Attanasi e Sebastiano Flora per Bianco, hanno annunciato ricorso al Tribunale del Riesame.

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