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Brindisi, discarica abusiva perenne, i residenti denunciano: «Ignorati dalle istituzioni»

 
A.  P.

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A. P.

Brindisi, discarica abusiva perenne, i residenti denunciano: «Ignorati dalle istituzioni»

Da anni la zona a ridosso del canale Patri è «bombardata» da tutti i generi di rifiuto con incursioni ad ogni ora del giorno

Lunedì 10 Agosto 2020, 14:35

BRINDISI - Discarica abusiva «Brindisi City», con gli inquinatori che hanno mano libera essendo ignorati dagli enti e dalle forze dell’ordine preposte ai controlli, e i residenti ormai disperati dal momento che le loro segnalazioni ed il loro senso civico non trova cittadinanza nonostante le garbate e ripetute rimostranze.

Ancora una volta la zona di via Dalmazia, a ridosso del canale Patri, si è trasformata nei giorni scorsi nella «solita» discarica a cielo aperto. Qualcuno, tanto per cambiare, ha scaricato rifiuti di ogni genere - dai televisori rotti ai mobili dai sacchi ai cartoni - in maniera selvaggia sotto i condomini dei residenti.

Come al solito è partita l’ennesima segnalazione al Comune e alla Polizia locale da parte di uno dei residenti che da anni si batte solitario contro questo scempio che si consuma nel cuore della città.

E tanto per cambiare la risposta al momento è il nulla assoluto.

Non è la prima volta che l’affezionato lettore si affida a La Gazzetta del Mezzogiorno per segnalare un sopruso bello e buono, ma pare proprio che l’educazione ed il senso civico non paghino.

Più volte è stata avanzata la richiesta dell’installazione di foto trappole per incastrare i protagonisti dell’inquinamento selvaggio i quali agiscono impunemente anche alla luce del sole.

Ma al momento nessuna risposta è arrivata per arginare una deriva che sta portando i residenti alla disperazione. Residenti che peraltro, al contrario degli inquinatori, la Tari la pagano puntualmente e i rifiuti li conferiscono in maniera corretta.
Evidentemente l’essere cittadini rispettosi e civili non premia in questa città. Per questo non è escluso che nei prossimi giorni i residenti possano rivolgersi anche ai media nazionali per dare risalto alla loro richiesta di porre un freno a questa disarmante situazione. 

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