BRINDISI - Falsi disinfettanti commercializzati illecitamente. A scoprirli sono stati i finanzieri della Compagnia di Ostuni che, nel corso delle consuete attività di controllo economico del territorio (intensificate in questo ultimo periodo di emergenza a causa del “Coronavirus”), dopo aver ricevuto una serie di segnalazioni, hanno sequestrato un migliaio di mascherine spacciate come dispositivi sanitari di protezione individuale.
In particolare, presso un negozio di Ostuni, dedito alla vendita di prodotti per la casa sono state individuate decine di confezioni contenenti mascherine «antipolvere», tra l’altro, prive delle necessarie informazioni di sicurezza, composizione e qualità del prodotto nonché di documentazione contabile attestante il regolare acquisto. Il titolare è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio.
I militari della Compagnia di Fasano, presso un minimarket, hanno rinvenuto e sequestrato 19 taniche contenenti circa 100 litri di falso disinfettante, che riportavano un’etichetta ingannevole («Lamuchina») simile, a quella di una nota azienda del settore.
Gli accertamenti hanno evidenziato che il prodotto era privo di autorizzazioni alla commercializzazione da parte del Ministero della Salute (obbligatorie per i disinfettanti). Anche in questa circostanza, il titolare della ditta è stato denunciato per frode nell’esercizio del commercio e per vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Anche i finanzieri della Compagnia di Brindisi, in due farmacie di Mesagne, hanno sottoposto a sequestro amministrativo oltre 2700 flaconcini di gel igienizzante, privi di etichettatura che non offrivano, quindi, alcuna garanzia sulla loro composizione nonché sulla loro sicurezza ed efficacia.
Infine, i «baschi verdi» di Brindisi hanno proceduto a segnalare alla locale Prefettura quattro punti vendita dotati di distributori di erogazione automatica di bibite ed alimenti, per l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria nonché la chiusura dell’esercizio da cinque a trenta giorni.