Verbali per infrazioni al Codice della Strada: nei primi sette mesi del 2019 (o, meglio, sino al 26 luglio scorso) sono state ben 21.776 le multe contestate dagli agenti della Polizia Locale di Brindisi.
Si viaggia, insomma, ad una media di oltre 3mila “foglietti rosa” al mese (quindi, grosso modo cento al giorno) con il chiaro intento di portare quanta più “linfa” possibile alle disastrate casse comunali.
Le 21mila (e passa) multe sinora elevate nell’anno in corso sono state, peraltro, già incassate in consistente misura: per la precisione, in una percentuale pari al 75,74% del totale e grazie ai 16.494 verbali già pagati il Comune ha già introitato qualcosa come 777.897,98 euro, di cui 122.605,25 euro per le spese di gestione.
Il dato sinora emerso, tra l’altro, va anche leggermente al di sopra delle aspettative inizialmente stimate: la Giunta, infatti, con delibera dello scorso 10 aprile, ha deliberato una previsione di entrata dei proventi delle sanzioni amministrative per il triennio 2019-2021 pari a 3.575.000 euro (comprensiva delle spese di gestione dei verbali). Viaggiando ad una media di oltre 110mila euro al mese (come risulta dagli oltre 777mila euro incassati nei primi sette mesi), si arriva ad oltre 1.300.000 euro nell’arco dell’intero 2019. Una cifra che, moltiplicata per tre anni, si avvicina ai 4 milioni di euro, quasi mezzo milione in più della stima iniziale. Se poi a ciò si aggiunge quel 25% circa di sanzioni già elevate, ma non ancora pagate, ben si comprende come l’introito complessivo, al termine del triennio, potrebbe risultare ben più consistente del calcolo precedentemente effettuato.
E, per fortuna, verrebbe da dire, che una parte (sia pur minima, ma comunque non irrisoria) delle multe elevate viene impugnata dinanzi ai giudici e annullata (come sta avvenendo per i verbali contestati per transito in Ztl per la segnaletica non a norma), altrimenti il “tesoretto” legato a questa voce sarebbe ancora più sostanzioso.